Nasdaq: dopo venerdì, tecnologici ancora giù

Pubblicato 13.06.2017, 04:26


I titoli tecnologici americani ancora colpiti dalle vendite dopo la giornata di venerdì.

Per gli hedge fund, i costi di copertura da rischi, ai minimi pre-crisi finanziaria.

Seconda giornata, dopo venerdì, di ribassi per l’indice tecnologico americano che perde lo 0,52%.

I titoli delle cosiddette società “Faamg”- ossia Facebook (NASDAQ:FB), Apple, Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Google (NASDAQ:GOOGL) – hanno perso in borsa circa 100 miliardi di capitalizzazione , senza nessun motivo specifico, solo nella giornata di venerdì.

Da inizio anno, solo queste società, avevano prodotto valore per quasi un terzo del PIL italiano. La paura degli analisti è che questo storno sia destinato a durare: Il timore è che i giganti tecnologici che hanno trainato sia lo S&P500 che il Nasdaq, siano sopravvalutati .

Goldman Sachs, in una sua nota, ha parlato di “air pocket”, ossia di bolla d’aria per i titoli tecnologici (simile a quella di fine millennio).

Inoltre, ha fatto notare che Amazon ha un rapporto prezzo-utili di 89 contro una media di 58 ai tempi dei picchi della bolla dot-com del 2000.

In un altro report, pubblicato da Bank of America Merrill Lynch, ci fa notare come i grandi fondi d’investimento abbiano raggiunto il record storico di esposizione sui titoli tecnologici .

Kathleen Brooks, direttore della ricerca di City Index, ha commentato che :<< un’altra seduta di forti perdite per il Nasdaq, potrà mettere sotto pressione i mercati per tutta la settimana>>, mentre Erin Gibbs, analista di S&P Capital, esprime la sua opinione sui ribassi di oggi e venerdì scorso.

Intanto, vista la volatilità bassa in questo periodo, gli hedge fund possono scommettere sul ribasso del mercato.

Come ci mostra un’analisi del Financial Times, i costi per mettersi al riparo da eventi inaspettati, sul mercato azionario, sono calati ai minimi della crisi finanziaria.

I prezzi delle opzioni sono calati, cosi i fondi speculativi possono piazzare scommesse che renderebbero cifre 25 volte superiori a quelle spese in caso di un calo dell’indice S&P500 pari al 7%.

Deepak Gulati, direttore degli investimenti di Argentiere Capital commenta: << i prezzi delle opzioni per costruire hedge (coperture) contro un eventuale calo dei mercati azionari è al minimo storico, mentre l’azionario è a valori record>>.

Con i mercati che continuano a fare nuovi record, gli investitori scommettono che la volatilità continuerà a restare bassa.

Questo fa aumentare il guadagno potenziale degli hedge fund che scommettono nella direzione contraria.

Martedì, 13 Giugno 2017

Silvestri Francesco

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