Nell'articolo del mese scorso sul gas naturale dell'8 gennaio, avevo evidenziato un possibile rimbalzo rialzista sul doppio supporto costituito dalla media daily 200 periodi e dal 50% di Fibonacci dello swing rialzista della seconda parte del 2012.
Questo movimento si è puntualmente verificato, portando i prezzi dall'area di possibile ingresso segnalata al livello 3,11 fino ad un massimo di periodo a 3,64 raggiunto il 21 gennaio, con un incremento del 17%.
Chiaramente, non possiamo neanche lontanamente immaginare che un trade long in queste condizioni capitalizzi il 17% di profitto, perché nessuno è così "chirurgico" da comprare sui minimi e vendere sui massimi, tuttavia questo risultato ci conforta sulla bontà dell'analisi tecnica come strumento di analisi applicato alle commodities.
Proviamo a mettere nuovamente sotto osservazione questo contratto per capire in che situazione ci troviamo adesso.
Esaurito lo swing rialzista di gennaio, il prezzo è tornato a testare il supporot della media 200 giorni che ha nuovamente resistito, ed ora ci troviamo progionieri all'interno di un canale discendente.
Se facciamo zoom sulle ultime settimane, osseviamo un accenno di trend crescente di breve periodo (minimi crescenti) reso però imperfetto dai massimi che continuano a calare, formando così una figura di cuneo (wedge) che spesso precede une esplosione molto direzionale.
I possibili punti di breakout si trovano lungo le trendline dinamiche dei massimi decrescenti e dei minimi crescenti, che finora hanno ingabbiato i prezzi come dei binari.
Ci troviamo quindi ad avere due interessanti "checkpoint" in area 3.50 e in area 3.19: la rottura di uno o l'altro di questi livelli può costituire un segnale di breakout nella direzione della rottura.
Per simmetria, a rottura avvenuta il livello opposto può fungere da livello di stop & reverse, ovvero di annullamento del trade in caso di inversione del movimento.
Nei prossimi giorni è lecito aspettarsi una rottura di questa compressione prolungata di volatilità. L'osservazione dei due checkpoint può costituire un segnale di allarme che ci indica la possibile partenza di un movimento direzionale che potrebbe portare finalmente i prezzi fuori dalla zona di congestione di queste settimane.