Ricordate il “gelo del Texas” dell’anno scorso?
Potremmo presto vederne un altro. E il gas naturale sta reagendo di conseguenza.
I future del gas sull’Henry Hub a New York sono schizzati del 16% ieri e si avviano a registrare un rialzo simile per la settimana, scambiati sopra i 5 dollari per unità termale, con il gelo che attanaglia la maggior parte dell’America in un contesto di minore produzione di gas in molte zone.
I riflettori in particolare sono accesi sul Texas, dove le temperature dovrebbero scendere sotto i 20 gradi Fahrenheit (-7 gradi Celsius) in molte aree nei prossimi giorni.
Nel Texas occidentale si trova il bacino Permiano di greggio e gas.
“La forza relativa del freddo nel Texas centrale non è da sottovalutare: giorni consecutivi di temperature gelide questa settimana hanno il potenziale di comportare ulteriori gelature nel Permiano”, spiega Dan Myers, analista di Gelber & Associates, Houston.
In una nota di ieri ai clienti di Gelber & Associates vista da Investing.com, Myers afferma che la produzione di gas statunitense è scesa di oltre 3 miliardi di bcf al giorno, in conseguenza di “temperature anomale più fredde”.
L’ondata di gelo nella nazione e l’incombente carenza di scorte di combustibile da riscaldamento potrebbero rendere l’aggiornamento settimanale di oggi sulle scorte di gas della Energy Information Administration rialzista come nelle due settimane precedenti.
Fonte: Gelber & Associates
Secondo gli analisti del settore seguiti da Investing.com, c’è stato probabilmente un utilizzo di scorte pari a 216 bcf nella settimana terminata il 28 gennaio, per il riscaldamento e l’energia elettrica. Sarebbe la terza settimana consecutiva di un calo di 200 bcf, dopo le riduzioni di 219 e 206 bcf.
Secondo i dati di Refinitiv, le temperature la scorsa settimana sono state più fredde del normale, con 230 HDD rispetto alla norma trentennale di 194 HDD per il periodo.
Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Fahrenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.
La stima di una riduzione di 216 bcf per la scorsa settimana va confrontata con il calo di 183 bcf della stessa settimana di un anno fa e con la media quinquennale (2017-2021) di circa 150 bcf.
“Il dato supera la media quinquennale di oltre 100 bcf, a testimonianza della forza del freddo”, dice Myers, commentando la stima di 216 bcf.
In effetti, se il calo della scorsa settimana dovesse essere quello previsto, le scorte di gas scenderebbero a 2,314 tcf, circa il 6,2% in meno della media quinquennale ed il 14,8% in meno della stessa settimana di un anno fa.
Sebbene i fondamentali suggeriscano che un prezzo a due cifre per il gas potrebbe non essere più una possibilità tanto remota quest’inverno, i segnali tecnici sul breve termine indicano un immediato ritorno ai massimi di 6 dollari toccati all’inizio di questa settimana, con il cambio di contratto dell’Henry Hub, passato al mese successivo.
“Se il prezzo riuscirà a restare sopra i 5,333 dollari, possiamo aspettarci che questo rally arrivi a 5,764 dollari e che un forte slancio sopra questo livello porti a livelli più alti, di circa 6,25 dollari”, spiega Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com.
Dixit, tuttavia, avverte che il mercato potrebbe anche invertirsi senza un’infrazione decisiva sopra i 5,40 dollari:
“Una debolezza sotto 5,333 può dare inizio ad una correzione ad aree più basse, con 4,98 e 4,637 dollari come obiettivi immediati e la media mobile esponenziale su 50 settimane di 4,04 dollari a fare da supporto”.
Fonte: Gelber & Associates
Guardando oltre febbraio e l’inverno, le previsioni indicano la probabilità di una robusta crescita della produzione nel 2022, con i prezzi alti del petrolio, nel range superiore degli 80 dollari e circa 600 impianti di trivellazione attivi che garantiscono sufficienti flussi di gas.
Gelber & Associates si aspetta che la produzione di gas raggiunga i massimi storici sopra i 96 bcf al giorno quest’anno.
“Delle riduzioni dovute al clima sono solo inciampi a breve termine lungo la strada, che non intaccano in modo significativo i grandi afflussi di capitale sulle infrastrutture di petrolio e gas o lo sviluppo a lungo termine degli impianti di trivellazione”, afferma Myers.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.