Scende in aprile, per il secondo mese consecutivo, l'inflazione giapponese, il dato appare tanto più preoccupante in quanto si sperava che le imprese sfruttassero l'inizio del nuovo anno fiscale per praticare qualche rialzo dei prezzi; inoltre è arrivato subito dopo i numeri sul Pil del primo trimestre, che segnalano come la crescita giapponese possa aver già raggiunto il suo picco.
Un sondaggio Reuters condotto nei giorni scorsi segnala come una quota crescente degli economisti, ritenga improbabile che la Banca del Giappone inizi il percorso di rientro della propria politica monetaria ultra espansiva prima del 2020 o anche oltre.
Le borse dell'area Asia/Pacifico sono in lieve rialzo in un clima improntato alla cautela in attesa di sviluppi sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre il dollaro è vicino al livello più alto degli ultimi cinque mesi contro le altre valute.
L'indice Future Singapore MSCI guadagna lo 0,2%, TOKYO ha chiuso a +0,4%, SHANGHAI sale di quasi l'1% sulla prospettiva di un accordo tra le delegazioni di Washington e Pechino, mentre HONG KONG avanza di oltre lo 0,5%, SYDNEY perde lo 0,2% a causa dei prezzi in calo nelle commodity che controbilancia il rally del comparto sanitario, iniziato dopo che CSL (+4%) ha rivisto al rialzo le stime sull'utile.
A Wall Street, gli indici azionari statunitensi hanno chiuso leggermente al ribasso, con l'indice S&P 500 in calo dello 0,1% a 2.720,13$, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,2 percento a 24.713,98$.
Il composito Nasdaq è sceso dello 0,2% a 7.382,47$, invece l'indice Russell 2000 è aumentato dello 0,6% a 1,625,29$.
Hang Seng + 0,3%; Shanghai Composite + 0,1%; Kospi + 0,4%, Futures su azioni: S&P500 + 0,2%; Nasdaq100 + 0,3%, Dax + 0,2%; FTSE100 piatto
EUR/USD 1.1788-1.1809; USD/JPY 110.71-111.02; AUD/USD 0.7503-0.7520; NZD/USD 0.6873-0.6897
FIBO Group