🐦 Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

Le borse europee hanno chiuso in calo ieri

Pubblicato 16.10.2024, 09:18
UK100
-
US500
-
HK50
-
GS
-
SSEC
-
STOXX
-
“Il mondo è governato più dall’apparenza che dalla realtà.” (Daniel Webster)

Le borse europee hanno chiuso in calo ieri, con i principali indici vicini ai minimi della giornata. A pesare sulle performance sono stati i settori petrolifero e delle risorse di base, che hanno trascinato in ribasso il FTSE 100 e il CAC. Anche i titoli del lusso hanno registrato una significativa sottoperformance, mentre i comparti delle telecomunicazioni e delle compagnie aeree si sono distinti tra i migliori. Deboli anche i mercati statunitensi si sono mostrati deboli, con l’S&P 500 che ha chiuso sui minimi della giornata. Ma non dimentichiamo che l’indice ha registrato il suo 46° massimo storico del 2024, avviandosi oramai verso la sua migliore performance del 21° secolo. Ma attenzione: l’inflazione negli USA ha subito un’impennata inaspettata a settembre, mentre i tassi d’interesse sul debito delle carte di credito hanno superato il 23%, aumentando la pressione sui consumatori. Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei Treasury sono in calo, con la curva dei rendimenti che si appiattisce (e non è una bella cosa). Gli analisti restano quindi cauti sull’outlook per i mercati azionari dell’Eurozona, soprattutto in vista della decisione della BCE di giovedì, che potrebbe tagliare i tassi di 25 punti base. Il rallentamento economico continua così a generare preoccupazione alla vigilia della stagione degli utili del terzo trimestre. Secondo i dati di LSEG IBES, gli analisti si aspettano una crescita degli utili del 4,6% per le aziende dello STOXX 600, ma le stime sono in costante calo da settembre.

Il debito pubblico è un problema mondiale

Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il debito pubblico mondiale ha raggiunto livelli preoccupanti e si prevede che supererà i $ 100mila miliardi nel 2024, equivalenti al 93% del PIL globale. Il debito continuerà probabilmente a crescere fino a fine decennio, arrivando vicino al 100% del PIL nel 2030. In uno scenario negativo, l’FMI stima che il debito globale potrebbe superare del 20% le proiezioni attuali, raggiungendo il 115% del PIL entro tre anni. Per stabilizzare o ridurre il debito, saranno necessari aggiustamenti fiscali ben più consistenti di quelli attualmente previsti. Sebbene in circa due terzi dei paesi si preveda una stabilizzazione del debito, il livello rimarrà comunque ben al di sopra delle aspettative pre-pandemia. I paesi in cui non è prevista una stabilizzazione rappresentano più della metà del debito globale e circa due terzi del PIL mondiale. L’Italia con un debito/Pil stabilizzato al 130% da diverso tempo, non è più la pecora nera.

Cina: le misure di stimolo non convincono i mercati

Il sentiment legato agli stimoli fiscali della Cina rimane estremamente volatile. Nonostante il rapporto Caixin suggerisce che Pechino potrebbe emettere 6 trilioni di yuan in titoli di Stato ultra-lunghi nei prossimi tre anni, ieri i mercati cinesi hanno registrato un forte calo. L’indice Hang Seng è sceso di oltre il 3,5%, mentre lo Shanghai Composite ha perso oltre il 2,5%. Sebbene il rapporto abbia cercato di affrontare la delusione per la mancanza di dettagli specifici forniti durante la conferenza del Ministero delle Finanze, Goldman Sachs (NYSE:GS) ha osservato che la maggiore quota di emissioni di obbligazioni speciali a lungo termine del governo centrale e il programma di swap del debito locale erano già ampiamente previsti. Tuttavia, la mancanza di misure concrete per stimolare i consumi ha deluso gli investitori, e Pechino sembra concentrarsi più sulle misure di riduzione dei rischi per stabilizzare l’economia e raggiungere l’obiettivo di crescita del 5%, piuttosto che su stimoli massicci della domanda. Le conseguenze si vedono anche in Europa con i settori lusso e auto sotto pressione da diversi mesi.
 

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.