Le Paure sui Tassi Oscurano il Trionfo di Nvidia

Pubblicato 24.05.2024, 09:41
NDX
-
US2000
-
IT40
-
GS
-

Lo scrivevamo ieri: “Normalmente, la Fed sarebbe stato il protagonista più importante di qualsiasi altra appuntamento, ma poiché la visione data-dependent li porta ad essere dietro i dati del mercato stesso, l’attenzione principale degli investitori, per determinare la direzione del mercato da qui in avanti, si è quindi ieri spostata sulle trimestrali di Nvidia.” Una frase che risponde a metà su quello alla quale si è ieri assistito sui mercati americani, descrivibili in una sola immagine:



Gocce di verde centellinate, con Nvidia a sembrare un’oasi nel deserto, incapace di trascinare, nonostante il suo peso e le ottime trimestrali, il resto del comparto. La regina dell’AI ha aggiunto ieri 217,67 miliardi di dollari in valore di mercato, equivalenti all'incirca all'intera capitalizzazione di Qualcomm o circa il 27% dell’intera capitalizzazione del FTSE MIB di Milano.
Un aspetto rilevante è stato il commento del suo CEO, che ha sottolineato come l’intelligenza artificiale generativa si stia espandendo in settori come quello automobilistico, oltre ai principali clienti dei servizi cloud. Questo passaggio smorza le preoccupazioni relative alle sacche d’aria nella domanda legate alle transizioni dei prodotti, e rafforza ulteriormente il tema della crescita secolare dell’intelligenza artificiale, uno dei punti di discussione più ottimistici per il futuro. A differenza di altri boom tecnologici speculativi – come il metaverso, la blockchain o la stampa 3D, in cui i leader aziendali parlavano molto di esplorare il potenziale – le aziende oggi stanno effettivamente ordinando la tecnologia AI e implementandola immediatamente. Secondo Goldman Sachs (NYSE:GS), il 41% delle società S&P 500 ha menzionato l’intelligenza artificiale durante le dichiarazioni sugli utili del primo trimestre nelle ultime settimane.


E queste discussioni si stanno svolgendo in tutti i settori.



Ad ogni modo, nessuno dei settori tra gli undici del mercato americano ha chiuso la sessione di ieri in rialzo. Il settore tecnologico, con un calo dello 0,8%, è stato il migliore, mentre i settori maggiormente sensibili ai tassi d'interesse, come i servizi di pubblica utilità, l'immobiliare e il finanziario, sono stati tra i principali perdenti. Questi settori avevano registrato una notevole crescita dalla metà di aprile, contribuendo alla rotazione e all'ampliamento della leadership sul mercato. Solo 54 titoli dell'S&P 500, 18 del Nasdaq 100 tecnologico e 236 del Russell 2000 hanno chiuso la seduta di ieri in rialzo, segno evidente di nuove preoccupazioni tra gli investitori.

L'euforia si è trasformata in preoccupazione, seguendo il mantra che buone notizie sono cattive notizie, rafforzando la narrativa della Fed di mantenere i tassi alti per un periodo più lungo, come riflesso nei rendimenti sui titoli statali americani e nei verbali della Fed di mercoledì. Ad innescare queste rinnovate preoccupazioni, emerse anche nella correzione di aprile, sono state le letture dei Purchasing Managers Index (PMI) flash. Il PMI manifatturiero degli Stati Uniti ha superato le aspettative, salendo al terzo livello più alto degli ultimi 20 mesi, mentre il PMI flash dei servizi ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 12 mesi. A tutto questo surriscaldamento si aggiunge l’accelerazione dei prezzi degli input, che riportano il secondo maggiore aumento degli ultimi otto mesi.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state poi inferiori al consenso, al livello più basso dalla fine di aprile. Anche le richieste continuative sono state leggermente inferiori al consenso, sebbene la settimana precedente sia stata rivista al rialzo. A tutto questo si aggiungono i consueti commenti dei membri della Fed che invitano a maggiori attese. Ieri, il presidente della Fed di Atlanta, Bostic, ha dichiarato che il mercato potrebbe dover essere più paziente riguardo ai tagli dei tassi, osservando all'inizio di questa settimana che non si aspetta un taglio dei tassi fino al quarto trimestre. Di fatto, il mercato è tornato a scontare un solo taglio dei tassi.



Nel frattempo, anche l'area euro ha registrato un aumento dell'indice PMI, con dati leggermente superiori alle aspettative, raggiungendo 52,3 a maggio. L'indice PMI dei servizi è rimasto stabile a 53,3, mentre l'indice PMI manifatturiero è aumentato più del previsto a 47,4. Con il PMI composito sopra 50 per tre mesi consecutivi, l'economia dell'area euro mostra segnali di ripresa. Inoltre, l'indice dei prezzi del settore servizi ha mostrato un calo sia nei costi di produzione che negli input, segnando il livello più basso degli ultimi tre anni, pur rimanendo sopra la media storica. Un segnale positivo per la BCE, anche se persistono rischi, dato che l'indice dell'occupazione ha continuato a crescere in maggio, indicando un'economia in ripresa. Tuttavia, a tale dato si deve aggiungere la pressione della crescita salariale nell'area euro, la quale ha accelerato nel primo trimestre al 4,69% su base annua rispetto al 4,49% del quarto trimestre. Questi dati rischiano di generare pressioni al rialzo per l'inflazione, specialmente nel settore dei servizi, dove i salari giocano un ruolo predominante. La BCE ha recentemente sottolineato come l'inflazione dei servizi domestici sia una delle principali preoccupazioni, e con la crescita salariale in aumento, i rischi di un'inflazione persistente restano elevati, considerando anche la tensione del mercato del lavoro. Se la Fed prevede possibili tagli dei tassi nel 2024, anche la BCE potrebbe seguire una simile traiettoria, come suggerito dai futures.



Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst

Disclaimer: Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.
Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.
Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l'esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale.
I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l'accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.