Wall Street ha chiuso in rialzo ieri, nonostante la continua ascesa dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, un fattore che ha limitato i progressi negli stock di recente.
Il Nasdaq Composite è cresciuto dello 0,63%, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones sono aumentati rispettivamente dello 0,41% e dello 0,25%.
I guadagni arrivano in vista di un incontro di oggi tra il vice premier cinese Liu He, e importanti funzionari statunitensi tra cui il ministro del Tesoro Mnuchin.
L'argomento sarà costituito da questioni commerciali, i quali potrebbero avere un impatto positivo sulle azioni statunitensi.
Attualmente i futures che tracciano Dow, S&P e Nasdaq 100 sono tutti lampeggianti di rosso, mentre in Asia, il Nikkei 225 giapponese e il Topix sono cresciuti dello 0,53% e dello 0,45%, sebbene a Hong Kong l'Hang Seng sia diminuito dello 0,44%, invece il gigante tecnologico Tencent ha registrato i guadagni consistenti (+ 5,2%).
In Italia, tentativo di pronto recupero per Piazza Affari dopo la forte correzione della vigilia dettata dai timori sui contenuti anti euro del programma di governo a cui stanno lavorando M5S e Lega.
L'indice FTSE MIB sale dello 0,99% a quota 23.970 punti, Telecom Italia (MI:TLIT) (+2,04% a 0,788 euro), il titolo ENI (MI:ENI) è salito dell'1,46% a 16,78 euro.
Miglior performer in avvio è Recordati (MI:RECI) (+6,11% a 31,95 euro) sospinta dalle sirene di M&A.
Sponda anche dalle quotazioni del Future Petrolio Greggio WTI che si mantengono sui massimi dal 2014 con Brent a un passo dagli 80 dollari.
Ieri sera il programma è stato consegnato ai leader di M5S e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, senza alcun riferimento all'opzione di uscita dall'euro.
Le trattative ora dovrebbero concentrarsi sul nome del premier e rimane in piedi l'ipotesi della staffetta tra i leader a Palazzo Chigi.
FIBO Group