Oggi, l'indice del dollaro USA è scambiato in salita dello 0,1% in più, rispetto a ieri, salendo contro lo yen di quasi lo 0,25%, in quanto le preoccupazioni di un'imminente guerra commerciale si sono attenuate, deviando i flussi dalla valuta giapponese.
I mercati statunitensi hanno chiuso in rialzo ieri, riuscendo a recuperare le perdite precedenti a seguito dei commenti del Consigliere economico nazionale americano Larry Kudlow.
Il Nasdaq Composite ha guidato il gruppo, salendo dell'1,45%, mentre S&P 500 e il Dow Jones hanno guadagnato rispettivamente l'1,16% e lo 0,96%.
La ripresa sembra destinata a continuare, poiché i futures che tracciano S&P, Dow e Nasdaq 100 sono tutti in campo verde al momento.
Il sentimento positivo si è diffuso anche in Asia, il Nikkei 225 è salito dell'1,5%, mentre il Topix è salito dell'1,1%, il Kospi della Corea del Sud è balzato dell'1,2 percento a 2,437,52, lo S&P/ASX 200 australiano è avanzato dello 0,5% a 5.788,80, il Sensex dell'India ha aggiunto 33.473,85. In Europa, i future che tracciavano tutti i principali benchmark saldamente in positivo.
I prezzi del petrolio sono aumentati oggi, con Future Petrolio Greggio WTI e Brent in aumento dello 0,35% e dello 0,45%.
La ripresa della propensione al rischio, combinata con una sorprendente riduzione dei dati dell'inventario della VIA settimanali pubblicati ieri, hanno aiutato a i prezzi a rimbalzare.
Nei metalli preziosi, oggi l'XAU/USD è quasi dello 0,5% inferiore, estendendo le perdite da ieri, il metallo rifugio è svenduto nel più ampio contesto di rischio sui mercati.
Attualmente è scambiato vicino al livello di 1326 $ / oncia, e sembra essere diretto a un test dei minimi del 29 marzo, a 1321 $.
FIBO Group