L'indice del dollaro USA è stato visto scendere al nuovo minimo mensile, i dati economici sono risultati scarsi, con solo i dati di secondo piano. Il rapporto di produzione della Fed di Dallas ha mostrato che l'indice di produzione manifatturiera è sceso a 12,7, rispetto a 27,9 di febbraio. Anche l'attività commerciale è risultata più debole, con l'indice che registra una stampa di 21,5 rispetto al 37,2 di febbraio.
Il sentimento di rischio globale è migliorato ieri, a dimostrazione del fatto che gli Stati Uniti hanno cercato di risolvere i problemi con i propri partner commerciali (compresa la Cina) tramite i negoziati, visto che la scorsa settimana le tensioni sul commercio sono state negative, piuttosto che positive per il dollaro.
Il cambio USD/JPY ha rimbalzato oltre105, e ha chiuso la giornata a 105,41, la coppia EUR/USD ha registrato un trend rialzista nel corso della giornata, chiudendo a 1,2444.
Le azioni statunitensi hanno registrato un guadagno giornaliero molto forte (+ 3%), in ripresa dopo la debolezza legata alla guerra commerciale della scorsa settimana.
I mercati azionari asiatici guadagnano fino all'1% con il Giappone che sovra performa (+ 2,25%). Dow + 2,8%, S & P500 + 2,7%, Nasdaq + 3,3%, Russell 2000 + 2,2%, Tecnologia S&P 500 + 3,8%.
In Asia ; Nikkei 225 ha guadagnato il 2,7 percento per terminare a 21.317,32, l'australiano S&P/ASX 200 ha aggiunto lo 0,7 percento a 5.832,30, l'indice Kospi della Corea del Sud è balzata dello 0,6 per cento a 2,452,06. L'Hang Seng di Hong Kong è avanzato dello 0,8% a 30.790,83, mentre l'indice Shanghai Composite è salito dell'1,1% a 3,166,65.
Il XAU/USD sta traendo vantaggio dal dollaro più debole, e dai crescenti conflitti politici tra Russia e Stati Uniti, dopo che Trump ha espulso 60 diplomatici russi.
Aspettatevi che i prezzi dell'oro rimangano fermi a causa delle crescenti tensioni geopolitiche, e dell'estrema volatilità dei mercati azionari.
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