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Greggio, la nuova misura di Biden per combattere l'inflazione causerà incertezza

Pubblicato 11.08.2022, 15:32
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata l’11 agosto 2022

L’Inflation Reduction Act, che probabilmente sarà approvato dal Congresso questa settimana, contiene varie misure che influenzeranno l’industria energetica negli USA. Ecco come trader ed investitori di energetici e relative società possono aspettarsi che la legge colpisca petrolio, gas naturale e titoli energetici.

1. Detrazioni fiscali per cattura del carbonio, idrogeno e iniziative di biocombustibili

Questi bonus compaiono in aree del settore energetico su cui i grossi produttori di combustibili fossili come ExxonMobil (NYSE:XOM) ed Occidental Petroleum (NYSE:OXY) stanno investendo, senza aspettative di ritorni sul breve periodo. Una tecnologia di cattura del carbonio economicamente vantaggiosa è ancora lontana anni dall’implementazione, il mercato dei biocarburanti è ancora all’inizio e il mercato dell’idrogeno è ancora più lontano. I grossi produttori di petrolio e gas negli Stati Uniti fanno soldi producendo e vendendo combustibili fossili, ma possono permettersi di investire su costosi progetti di cattura del carbonio e ricerca di biocombustibili che, in base a questa legge, consentiranno loro di approfittare di grossi sgravi fiscali. Le compagnie di petrolio e gas più piccole non hanno soldi da spendere in belle iniziative che potrebbero non essere mai redditizie, quindi non potranno approfittare di questi sgravi come le Big Oil.

Questo è importante per trader ed investitori perché i produttori petroliferi indipendenti producono l’83% del petrolio USA ed il 90% del gas naturale USA, secondo la Independent Petroleum Association of America. Questa legislazione renderà ancor più difficile alle società più piccole competere ed alle nuove compagnia entrare sul mercato. La produzione petrolifera statunitense potrebbe soffrirne.

2. Bonus per i veicoli elettrici

La legge comprende quello che sembra un importante bonus fiscale per gli acquisti di veicoli elettrici (EV): ben 7500 dollari. A prima vista, sembra che possa dare un significativo stimolo all’industria degli EV e far salire i prezzi dei titoli delle società che li producono, come Tesla (NASDAQ:TSLA) e Rivian (NASDAQ:RIVN)). Tuttavia, per poter rientrare nel bonus, la batteria del veicolo elettrico deve essere stata costruita in Nord America con minerali estratti in Nord America o prodotta da materiali riciclati in Nord America. È possibile che i produttori di EV riescano a trovare una scappatoia ma, al momento, l’industria automobilistica dice che 50 su 72 veicoli elettrici, ad idrogeno o ibridi plug-in disponibili negli Stati Uniti non avranno diritto al credito.

Il credito è studiato per incentivare la produzione nazionale di batterie e l’estrazione nazionale di minerali, come il cobalto. Tuttavia, gli ostacoli per la costruzione di fabbriche di batterie e per l’apertura di nuove miniere sono così tanti che un credito da 7500 dollari non basta. Gli investitori che si aspettano una spinta al fatturato dei veicoli elettrici dovrebbero stare attenti.

3. Tasse sul metano

La legge prevede tasse per i produttori di petrolio e gas sulle emissioni di metano delle loro attività. Dovranno pagare 900 dollari la tonnellata nel 2024, costi che arriveranno a 1500 dollari la tonnellata entro il 2026. È circa il doppio dell’attuale prezzo di mercato del gas naturale. Gli ambientalisti dicono che queste tariffe spingeranno le società di petrolio e gas a ridurre le emissioni il più velocemente possibile, per evitare di pagare. Tuttavia, saranno applicate solo alle compagnie che non rispettano le regolamentazioni EPA sul metano, regolamentazioni che ancora non sono state finalizzate e non lo saranno prima dell’inizio del 2023.

In pratica, questo significa che alcune compagnie saranno in forte svantaggio. Tra queste, le società che non hanno implementato costosi sistemi di monitoraggio del metano, che non hanno costruito sistemi per catturare ed usare il metano per alimentare le proprie operazioni e che non sono collegate a condotte che consentono di inviare il metano in eccesso al mercato del gas naturale.

Significa anche che i produttori non riusciranno a trivellare in fretta nuovi pozzi e rendere disponibile nuova produzione come facevano nelle regioni dello scisto. I produttori in queste regioni riuscivano a rispondere alle forze del mercato aumentando o diminuendo rapidamente la produzione. Con queste nuove norme, la produzione non solo costerà di più ma impiegherà più tempo ad essere disponibile, perché saranno necessarie più infrastrutture per la gestione del metano prima che possa iniziare la trivellazione. Il Permiano, o qualunque altra futura regione di petrolio da scisto che verrà scoperta, non sarà più l’agile regione di produzione che era un tempo. I trader devono capire che queste limitazioni renderanno la produzione statunitense meno reattiva alle condizioni del mercato in futuro.

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