Q3 Allarme Utili! Pianifica la settimana con tutti i dati sui titoli in un solo postoGuarda

L’inflazione torna a fare paura, ma il rally non si sgonfia

Pubblicato 11.10.2024, 08:26
US500
-
IT40
-
ISP
-
CRDI
-
UNPI
-
BMPS
-
EMII
-
DPZ
-
RACE
-
“Il miglior investimento che possiamo fare è in noi stessi” (Warren Buffett)

L’inflazione torna a fare paura, ma il rally non si sgonfia. Le borse europee si sono mosse in territorio negativo, restituendo i guadagni accumulati nelle sedute precedenti. I settori delle AssicurazioniSanità e Banche hanno sovraperformato, mentre Immobiliare e Tecnologia hanno segnato risultati più deludenti. Un passo indietro che fa seguito a una chiusura positiva della giornata precedente, sostenuta dall’ottimismo riguardo a politiche monetarie più espansive sia da parte della BCE che della Fed. Anche a Wall Street, nonostante l’S&P 500 abbia toccato il suo 44° record dell’anno, i mercati hanno perso parte del momentum, influenzati dai dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo di settembre, superiori alle attese. Questi dati hanno sollevato dubbi sulle prossime mosse della Fed, che sperava di confermare un ciclo di riduzione dei tassi, incluso un possibile taglio di 50 punti base. Tuttavia, la combinazione del forte report sui posti di lavoro della scorsa settimana e l’ultima lettura sull’inflazione ha complicato il quadro, riducendo le probabilità di un ulteriore taglio a breve termine. In questo contesto, il mercato del lavoro continua a mostrarsi robusto, ma permane il timore che un brusco calo dell’inflazione possa impattare negativamente sull’economia nel lungo periodo. Nonostante i segnali contrastanti, l’economia americana rimane solida, anche se gli investitori stanno monitorando con attenzione i prossimi sviluppi della politica monetaria.

La Fed taglia meno

Sebbene sia ancora prematuro parlare di un vero e proprio clima di risk-off, la volatilità ha ricominciato a salire, superando la soglia dei 20 punti nel VIX, in un contesto di crescente incertezza sulle mosse future della Fed. Il mercato obbligazionario ha visto una ripresa dei rendimenti, con la probabilità di un taglio dei tassi a novembre ora scesa al 20%. Gli ultimi dati su inflazione e sussidi di disoccupazione continuano a pesare sulle aspettative, anche se alcuni analisti rimangono ottimisti, scommettendo su un atterraggio morbido dell’economia. Anche le attese per la stagione degli utili sono miste, con un focus particolare su aziende dei settori tecnologico e consumo, come Domino’s Pizza (NYSE:DPZ) e Delta Airlines. La forza del dollaro e la finestra di blackout per i buy back stanno inoltre contribuendo a frenare il recente rally dei mercati, che dura ormai da oltre due anni.

Buon compleanno, bull market!

Sono ormai trascorsi due anni da quando il FTSE MIB ha iniziato la sua sorprendente ripresa. Dopo un calo di oltre il 29% nei primi nove mesi del 2022, l’indice delle blue chip italiane ha invertito la rotta, registrando una crescita di oltre il 68% fino a oggi. Tra le società che hanno maggiormente sovraperformato ci sono UniCredit (BIT:CRDI), con un aumento del 284,2%, seguita da Bper Banca (BIT:EMII) (+243,18%) e Leonardo (+205,1%). Anche titoli come Unipol (BIT:UNPI) e Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) hanno registrato performance di rilievo. Complessivamente, altre sei aziende hanno raddoppiato il loro valore negli ultimi due anni, tra cui Banco BPMIntesa Sanpaolo (BIT:ISP) e Ferrari (BIT:RACE), a dimostrazione della resilienza del mercato italiano in un contesto globale incerto. Tuttavia, le small cap, seppur in ritardo, stanno attirando sempre più l’attenzione degli investitori grazie ai multipli contenuti, offrendo interessanti opportunità speculative e di medio termine, supportate anche dai risultati semestrali positivi e dal flusso di notizie favorevoli.
 

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.