Dopo i nuovi massimi segnati ieri dall’indice Nasdaq 100 e dal Russell 2000, dovremmo aspettarci una ripresa del trend rialzista dal 2016?
I titoli tech hanno spinto gli indici, portando il NASDAQ Composite e il NASDAQ 100 ai primi livelli record da metà marzo. I nuovi massimi di ieri hanno seguito la seconda correzione a doppia cifra di quest’anno, la prima dal dicembre 2015.
Inoltre, l’indice Russell 2000 ha registrato il nono livello record dalla correzione di metà marzo.
Dal punto di vista dell’analisti tecnica, a questo punto alcuni trader potrebbero citare il principio di conferma di Charles Dow, secondo cui il nuovo record del NASDAQ conferma quelli precedenti del Russell, indicando delle continue impennate per tutti.
Cofondatore del Wall Street Journal e creatore degli indici Dow, Charles Dow ha applicato la teoria della conferma agli indici Dow Jones Transportation Average e Dow Jones Industrial Average, affermando che, se gli affari vanno bene per il settore industriale, ciò dovrebbe trovare conferma nel trasporto dei beni nonché nelle vendite.
Sebbene alcuni applichino la teoria della conferma a due importanti indici moderni, è difficile portare avanti l’idea di una conferma dell’impennata quando i due principali indici, l’S&P 500 e il Dow Jones devono ancora registrare dei nuovi massimi.
Inoltre, il NASDAQ Composite ha superato appena il massimo precedente, con una piccola candela poco importante, mentre il NASDAQ 100 ha formato una High Wave candle, dimostrando incertezza e carenza di leadership, sotto il massimo storico di metà marzo (il nuovo record di cui abbiamo parlato si riferisce al prezzo di chiusura, non al prezzo più alto).
Gli investitori potrebbero tenersi strette le riserve di contante dal momento che sono circondati da minacce, in particolare, al momento, il nuovo governo di coalizione euroscettico formatosi in Italia.
L’incertezza politica nel paese ha comportato il selloff dei bond italiani la settimana scorsa, selloff che ha poi contagiato i mercati globali.
Quando la coalizione si è stabilita venerdì scorso, il selloff è terminato.
Oggi, però, i bond italiani hanno ripreso a scendere, dopo che il nuovo Primo Ministro del paese Giuseppe Conte ha affermato nel suo discorso inaugurale che non si è ancora parlato di una “Italiexit”, cioè dell’uscita dell’Italia dall’euro.
Tuttavia non ha aggiunto che non si tratta di qualcosa che la coalizione populista non prenderebbe in considerazione.
Inoltre, il discorso ha visto la presenza della retorica di stampo simile a quella di Trump di un’agenda “rivoluzionaria” che metterebbe l’Italia al pari con il resto d’Europa.
L’approccio contrario all’Europa - anche se fosse giustificato - preparerebbe di fatto la strada ad un’uscita dall’euro.
Ovviamente, con questo particolare fattore di rischio geopolitico da tenere in considerazione, gli indici USA potrebbero vedere un ribasso quest’oggi; Il che potrebbe fornire dei punti d’entrata a chi compra sul calo.
Sebbene il nostro approccio sia cauto, non stiamo suggerendo ai trader di non trarre vantaggio dalle opportunità.
Per quanto riguarda il NASDAQ 100, se la seduta odierna dovesse concludersi più in basso rispetto alla chiusura di ieri, e di certo se dovesse finire più in basso rispetto al minimo di ieri, il NDX potrebbe iniziare un calo ad una flag in discesa rialzista.
Se questo non dovesse riuscire a supportare il prezzo, potrebbe diventare la preparazione di un doppio massimo, indicando un’inversione di prezzo più a lungo termine.
Strategie di trading
I trader conservatori potrebbero voler aspettare una completa mossa di ritorno alla flag in discesa ed una conferma della sua integrità, con almeno una candela verde lunga ad inglobare la precedente candela rossa.
I trader moderati potrebbero aspettare una mossa di ritorno al livello di 7.000, il punto più alto della flag, per un’entrata più vicina, ma non necessariamente per avere una prova di integrità.
I trader aggressivi potrebbero andare short, con uno stop-loss sopra il livello di 7.180, l’apice della high wave candle.