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Nvidia: la "nuova Tesla" dell'intelligenza artificiale?

Pubblicato 26.05.2023, 14:44
Aggiornato 17.07.2023, 15:31

Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi dei titoli azionari. Oggi parleremo di un titolo che sta facendo discutere molto, e per il quale il termine “bolla” sta tornando in auge; qualcuno di voi avrà già compreso che oggi l’analisi sarà dedicata a Nvidia Corporation. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).
Dopo una trimestrale così impattante sui mercati, era inevitabile non poter parlare di quanto sta accadendo oltreoceano, in quel di Santa Clara, dove ha sede la società tecnologica oggetto di questa analisi. Fondata nel 1993, da Jen-Hsun Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem, la società iniziò a riscontrare i primi successi solo alla fine degli anni ’90.
Nel 1999 poi avvenne la quotazione sul Nasdaq, e invece nel 2000 l’acquisizione di un’importante rivale in quei tempi: 3dfx. Nonostante il lancio della serie GeForce Fx risultò molto più difficile del previsto, la società non tardò nel correggere il tiro, rendendo nel corso degli anni le GeForce un prodotto da leader nel settore delle schede video destinate al grande pubblico. Oltre alla produzione di schede video, l’azienda si occupa anche di produzione di chipset per schede madri (anche nel settore automobilistico) e opera anche nel settore delle comunicazioni wireless e software per riproduttori video digitali. Degne di nota sono inoltre le collaborazioni con Sony e poi con Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Nintendo nella progettazione di console divenute icone del gaming in tutto il mondo come la Playstation 3 e Xbox e Nintendo Switch.
Prima di andare sui grafici, è bene spendere due parole in merito alla trimestrale di Nvidia, la quale ha generato molto scalpore con un +25% in una sola seduta di contrattazioni, stabilendo una giornata da ricordare per il titolo in termini di crescita di valore in un singolo giorno, rendendo la produttrici di schede video sempre più vicina al valore di un trilione di dollari (attenzione quando si usano questi termini: in America esiste la cosiddetta “scala corta” per indicare i numeri, a differenza dei paesi europei per esempio dove si usa la “scala lunga”, quindi un trilione in negli States non coincide con un trilione nel vecchio continente a livello numerico, infatti 1T equivale al nostro bilione, quindi mille miliardi. Trasporre semplicemente il termine porterebbe ad un errore grossolano, in quanto un trilione nella scala lunga sarebbe equivalente a un miliardo di miliardi, ben diverso dai mille miliardi. La declinazione da considerare ai fini di una corretta comprensione è quella di mille miliardi).
Tornando alla trimestrale salta subito all’occhio la differenza tra dati GAAP e non-GAAP. Per chi non ha chiara la differenza, in sintesi si può dire che i dati indicati come GAAP seguono i principi contabili generalmente accettati che le società USA devono seguire, quindi rendono in ultima istanza paragonabili le aziende in quanto usano lo stesso metro di valutazione. I dati non-GAAP invece sono “soggettivi” e fanno riferimento a valutazioni diverse da azienda ad azienda, rendendoli non paragonabili tra società includendo od escludendo alcune voci. Entrambi possono essere valori significativi per comprendere meglio l’andamento aziendale, tuttavia è altresì vero che possono essere anche fuorvianti (i non-GAAP) per cui sarebbe richiesta un’analisi approfondita caso per caso. Dai dati di Nvidia emerge una differenza non indifferente tra non-GAAP e GAAP, in quanto le voci principali nella rendicontazione GAAP risultano miste con ricavi, margine lordo e spese operative in aumento rispetto allo scorso periodo e anno su anno, mentre reddito operativo, reddito netto e utili per azione diluiti risultano in calo, di molto rispetto allo scorso periodo, mentre in calo ma più contenuto anno su anno. Dai dati non-GAAP tutto è in aumento. Per quanto riguarda i vari comparti, i risultati record non sono negabili: data center e gaming hanno registrato ottimi risultati, mentre il comparto delle visualizzazioni professionali e l’automotive hanno mostrato dati in luce e ombra. A guidare chiaramente l’entusiasmo è stata l’intelligenza artificiale, su cui Nvidia sta puntando molto assieme ad altri big-tech come Microsoft in primis, tuttavia non è ancora chiaro quanto possa essere il valore apportato dall’uso dell’IA e forse queste reazioni sono troppo pure per un’innovazione storica come quella dell’intelligenza artificiale.
Venendo ai grafici in realtà c’è poco da dire: dai minimi di ottobre 2022 il titolo ha segnato un +250%, disegnando una retta diagonale senza accennare ritracciamenti o debolezze di alcun tipo: la salita è stata ancora più ripida della discesa occorsa da novembre 2021 a ottobre 2022. I massimi storici sono stati rinnovati, e spostati in area 394,80$ dando un ulteriore segno di forza. Venendo però a delle considerazioni super-partes, per quanto l’azienda sia molto buona e stia cavalcando un trend molto importante e rivoluzionario, un grafico come quello di Nvidia non lascia certo pensare che sia il momento di entrare al rialzo da questi livelli. L’effetto novità sta giocando un ruolo importante, sarà quindi fondamentale osservare come verrà cavalcato il trend anche quando non sarà più al centro dell’attenzione delle masse. Un paragone possibile è quello con l’elettrico: Tesla (NASDAQ:TSLA) è stata oggetto di enormi speculazioni, ha raggiunto radamente i mille miliardi di valore, ha effettuato due frazionamenti azionari, tuttavia appena si è messo in penombra la corsa all’elettrico e questa è divenuta “normale” ecco che tesla ha perso quel guizzo che la rendeva diversa in borsa. Di seguito vi propongo un grafico con Tesla, Nvidia e Microsoft a confronto. Perché queste tre aziende? Ecco la risposta: Tesla e Nvidia le ho inserite per il paragone fatto in precedenza, mentre Microsoft l’ho aggiunta in quanto è stata la prima a muoversi in modo importante verso il mondo dell’intelligenza artificiale, per avere un altro metro di paragone rispetto alla crescita esagerata di Nvidia. Appare chiaro come l'impulso rialzista abbia un andamento più simile a quanto Tesla (ma anche la stessa Nvidia) ha fatto in passato, piuttosto che assomigliare all'andamento più costante ma comunque saldamente rialzista di Microsoft (sulla quale ho un'opinione decisamente più propositiva).


Grafico su base mensile di Tesla, Nvidia (linea verde) e Microsoft (linea arancione), per paragonare performances ed andamenti. Fonte: Investing.com



Grafico su base mensile di Nvidia, con evidenziata divergenza su Rsi. Fonte: Investing.com



Dal punto di vista dell’analisi tecnica c’è poco da dire: il titolo è buono ma troppo caro. Attualmente ci sarebbe un gap da chiudere, in area 300$ tuttavia questo rappresenterebbe un calo del -22%, dunque difficile da vedere nel breve periodo. Infine un segnale ribassista lo si avrebbe nel timeframe mensile con una enorme divergenza sull’oscillatore Rsi, che però come s-molte volte ho detto, non può dare da sola un segnale operativo. Ritengo che ulteriori discussioni di analisi tecnica al momento non abbiano grosso valore quindi chiudo qui questa analisi. Spero abbiate gradito questo approfondimento, come sempre vi auguro un buon trading e buon weekend!



Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.

Ultimi commenti

Farà la fine di tiscali
La disquisizione tra trillion e bilione è francamente imbarazzante.  Anziché usare il termine italiano "bilione" hai scritto "trilione", che in italiano è errato, e poi hai impiegato DIECI RIGHE per spiegare che sì, in effetti era errato, volevi dire bilione.  Ma scrivere direttamente "bilione" o "mille miliardi" e farla più corta di 10 righe...no eh?
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