Oggi gli investitori si muovono cauti in attesa di sviluppi sul fronte geopolitico tra Stati Uniti e Iran.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il presidente americano Donald Trump potrebbe annunciare già oggi la sua decisione sul nucleare iraniano.
Probabile che decida per l'introduzione delle sanzioni che erano state tolte nel 2015 dal suo predecessore Barack Obama.
Sempre oggi è atteso il discorso del governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, a Zurigo. In questo quadro i listini asiatici si sono mossi in ordine sparso questa mattina, con Hong Kong tonica, mentre la Corea del Sud è debole.
La piazza di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,18%.
Guardando all'Italia, la questione politica torna a surriscaldarsi dopo il terzo giro di consultazioni che si è concluso ancora con un nulla di fatto. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha proposto un governo neutrale fino a dicembre così da approvare la legge di bilancio e mettere in atto le misure necessarie per evitare l'aumento dell'Iva. Questa ipotesi però viene bocciata da M5S e Lega.
In Asia, l'indice azionario Nikkei 225 giapponese ha aggiunto lo 0,2% a 22.508,69, e l'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell'1,4% a 30,403,82. L'indice Composite di Shanghai è salito dello 0,7 percento a 3,159,83, mentre il Kospi sudcoreana ha ceduto i primi guadagni allo 0,6 percento, chiudendo a 2,445,86, l'australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato meno dello 0,1 percento a 6.087.30.
A Wall Street, l'indice S&P 500 è salito dello 0,3 percento a 2,672,63$, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,4 percento a 24,357,32$. Il Nasdaq ha aggiunto lo 0,8 per cento a 7.265,21$, l'indice Russell 2000 ha guadagnato lo 0,9 percento a 1.578,95$.
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