L’effetto ribassista della tensione geopolitica di martedì è stato velocemente recuperato dai principali indici europei.
A guidare la ripresa ci pensa l’economia driver del vecchio continente; il Dax, infatti, torna largamente sopra quota 11000 con un rialzo superiore ai 2 punti percentuali. Inferiore, ma comunque notevole, l’andamento di Piazza Affari FTSE MIB, con in testa il settore bancario, che registra un incremento dell’1.87% rispetto alla seduta precedente.
Le borse americane, invece, dopo una prima fase di contrattazioni positive, chiudono in sostanziale parità la seduta di ieri, unica eccezione è rappresentata dal Nasdaq che mostra una performance migliore; gli acquisti hanno generato un rialzo del listino dello 0.26%.
In Asia ottima seduta per il Nikkei 225 che chiude la seduta con un rialzo dello 0.45% e vede da molto vicino la soglia psicologica dei 20000 punti. Piatto, invece, l’andamento alla borsa di Hong Kong, dove l’indice Hang Seng chiude una seduta poco volatile leggermente sopra la parità (+0.03%).
La giornata di ieri nel mercato Forex non ha manifestato eccessivi sbalzi nei rapporti di forza tra le principali valute mondiali.
L’imminente acquisto di asset da parte della Bce, in base al programma del quantitative easing, continua ad incidere sulla moneta europea: l’euro, nella giornata di ieri, ha ceduto punti verso le 3 principali controvalute (EUR/USD -0.17% - EUR/GBP -0.43% - EUR/JPY -0.05%).
Per quanto riguarda il dollaro, le notizie sostanzialmente positive di ieri confermano lo stato di salute dell’economia americana rappresentando un supporto importante alla forza della moneta.
Nel settore delle materie prime, terza seduta consecutiva in rialzo per il petrolio – non succedeva dalla fine del mese scorso – . I futures a Gennaio del greggio chiudono sopra i 43 dollari al barile, con un incremento superiore al punto percentuale. Recupero che svanisce per l’Oro; le vendite di ieri hanno spinto il valore a 1070 dollari all’oncia, con un calo pari allo 0.42%.
Sul fronte macroeconomico le numerose notizie di ieri sullo stato di salute americana hanno mostrato segnali contrastanti. Se i dati economici consuntivi hanno presentato numeri positivi, le aspettative e il sentiment dei consumatori palesano una leggera flessione i cui effetti sono già stati scontati dai principali listini. Il Thanks Giving Day di oggi rende la giornata povera di notizie e spunti macroeconomici rilevanti, ed a queste condizioni, il mercato si muoverà soprattutto seguendo elementi di analisi tecnica in grado di fornire il meglio di se in giornate come queste.
Andrea Cangiano
Financial Advisor, UCapital.