La Borsa di Milano è in ribasso, in scia ai mercati azionari dell'Asia.
Ftse Mib -1,5%.
La tregua nella guerra sui dazi, il momentaneo periodo di pace che ha permesso a Wall Street di arrivare ieri sui massimi degli ultimi quattro mesi con l’S&P500, è durata poco.
Donald Trump ha già caricato il bazooka ed è pronto a sparare.
Il Wall Street Journal ha scritto stanotte che la Casa Bianca prepara nuovi dazi del 10% su 200 miliardi di dollari di merci in arrivo dalla Cina. Il provvedimento è in via di preparazione e non sarà pronto prima di due mesi, per cui, in teoria, ci sarebbe la possibilità di aprire una trattativa.
Al momento comunque, secondo lo stesso quotidiano, negoziati in corso non ce ne sono.
La nuova mossa non piace ad una parte dei repubblicani; infatti, stanotte il deputato Kevin Brady ha invitato Trump a negoziare un accordo con Xi Jinping.
Yuan a 6,66 su dollaro, un indebolimento che penalizza l’indice Shanghai Shenzhen CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen (chiusura a -1,9%). Hong Kong perde l’1,5%.
Ieri sera Wall Street ha chiuso in rialzo, indice S&P 500 +0,3%.
Euro in lieve calo su dollaro, all’indomani della pubblicazione di alcuni dati macroeconomici non troppo positivi: indice Zew e produzione industriale in Francia. Cross a 1,172.
Possibile nel corso dell’estate una momentanea ripresa dell’euro.
La USD/TRY annaspa a 4,72 su dollaro. Il cambio della legislazione sul ruolo della banca centrale, voluto dal Presidente della Repubblica Erdogan, ha reso nervosi i mercati: se l’inflazione dovesse rialzare la testa, secondo Commerzbank, alle autorità centrali, non resterebbe che l’imposizione di misure d’emergenza, come il controllo dei capitali.
Petrolio Brent in calo dell’1% stamattina a 78,1 dollari il barile.
Blue chip italiane.
Luxottica (MI:LUX) [LUX.MI] +0,4% è l'unico titolo del listino in positivo.
CNH Industrial (MI:CNHI) [CNHI.MI] -3,5% il peggiore, insieme ad Exor (MI:EXOR) [EXOR.MI] -3,1%.
Tenaris (MI:TENR) [TENR.MI] -2,8%. Credit Suisse taglia il giudizio a Neutral.
STMicroelectronics NV (MI:STM) [STM.MI] -1,9%.
Banco BPM (MI:PMII) [BAMI.MI] -1,4%. Dovrebbero essersi presentati in sei, alla gara per rilevare i crediti in sofferenza della banca, oggi scadono i termini per la presentazione delle offerte.
Intesa Sanpaolo (MI:ISP) [ISP.MI] -1,3%. RBC abbassa il target price. Ubi Banca (MI:UBI) [UBI.MI] -2,1%.
Fiat Chrysler (MI:FCHA) [FCHA.MI] -2,3%.
Azimut (MI:AZMT) [AZMT.MI] -3,1%. Banca Mediolanum (MI:BMED) [BMED.MI] -1,9%.
Banca Generali (MI:GASI) [BGN.MI] -1,9%. All’indomani della presentazione dei dati sulla raccolta, KeplerCheuvreux taglia il target price.
TIM [TLIT.MI] -1,2% Il Sole 24-Ore scrive che la scorsa settimana l'AD Amos Genish ha incontrato l'AD di Enel (MI:ENEI) [ENEI.MI], Francesco Starace, per sondare l'ipotesi di una fusione fra Open Fiber e la rete di Tim. Secondo il quotidiano, Starace è rimasto sulle sue posizioni: ok a collaborare, ma no alla fusione.
Fuori dalle blue chip.
Fincantieri (MI:FCT) [FCT.MI] -2,2% tra le peggiori del Mid cap. Stamattina anche il Corriere della Sera, dopo IlSole24Ore, parla della partecipazione della società alla gara da 20 miliardi di dollari indetta dalla Marina degli Stati Uniti.
Male anche ASTM SpA (MI:ATMI)[ATMI.MI] -2,3%.
Sul fronte opposto in evidenza Safilo (MI:SFLG) [SFLG.MI] +1.7%. La Doria (MI:LDO) [LDO.MI] +0,9%.
Tra le Small cap Cellularline (MI:CELL)[CELL.MI] +1,1%.
Somec SpA (MI:SOME) [SOME.MI] +1,4%. In occasione di un incontro con gli analisti la società ha confermato che le attività di sviluppo in Cina nel segmento delle navi da crociera proseguono nei tempi previsti dal Piano.
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