I prezzi del petrolio hanno raggiunto in questo lunedì i livelli più alti da luglio 2015.
Ad alimentare la risalita hanno sicuramente contribuito le tensioni verificatesi, nel fine settimana, in Arabia Saudita. La storia dimostra infatti che ogni qual volta il territorio Saudita è interessato da turbolenze interne, i prezzi del petrolio tendono a salire.
Il principe Saudita, Mohammad Bin Salman, conosciuto come "MBS", sta consolidando il potere della propria famiglia. Dovrà essere lui infatti il successore dell’attuale Re King Salman.
Dopo la creazione di un comitato anti corruzione, sabato le forze armate della corona Saudita hanno arrestato 11 principi, tra cui il noto investitore miliardario Prince Alwaleed bin Talal, oltre ad altri quattro ministri.
Nel frattempo, i prezzi del greggio degli Stati Uniti d'America del Future Petrolio Greggio WTI sono aumentati a 55,76 dollari al barile mentre il greggio di Brent è salito a 62,27 dollari al barile.
Il trend rialzista partito agli inizi di luglio 2017 sembra non conoscere ostacoli; ora che i prezzi hanno rotto al rialzo il livello tecnico e psicologico di 55 dollari al barile, il mercato è proiettato verso il prossimo importante livello di resistenza, posizionato a quota 62 dollari al barile.