In Germania, l'indice Zew che misura la fiducia delle imprese nell'economia tedesca, si è attestato a -10,6 punti, in recupero rispetto alla lettura precedente fermatasi a -13,7 punti.
La notizia odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad una risalita meno accentuata a -13 punti.
Dato positivo anche per l'occupazione nell'area euro e nella UE, secondo i dati diffusi da Eurostat nel secondo trimestre gli occupati sono aumentati dello 0,4% rispetto al trimestre precedente sia nell'Eurozona che nella Ue.
Su base annuale l'incremento è rispettivamente dell'1,5% e dell'1,4%, Eurostat sottolinea che nell'area euro il numero di occupati è arrivato a 158 milioni segnando il nuovo massimo storico.
Restano in rosso le Borse con il Dax30 in flessione dello 0,88%, seguito dal FTSE 100 e dal Cac40 che scendono rispettivamente dello 0,62% e dello 0,25%, mentre a Piazza Affari il Ftse Mib arretra dello 0,68% poco sotto i 20.800 punti.
In Asia, l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,2 percento a 2,664,80, mentre Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,7 percento a 26,422,55. Il Nikkei 225 di Tokyo è avanzato dell'1,3 percento a 22,664,69, invece il Kospi di Seoul è sceso dello 0,2 percento a 2,283,20.
L'indice S&P/ASX 200 di Sydney ha aggiunto lo 0,6 percento a 6.179,70, il BSE Sensex 30indiano ha perso lo 0,4 percento a 37.764,80.
I prezzi del petrolio sono saliti oggi anche se in misura modesta, il Future Petrolio Greggio WTIha guadagnato solo lo 0,10% toccando 67,72 $ al barile, mentre il Brent è salito dello 0,34% a 77,81 $ / barile.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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