Il mercato è ancora sui ai massimi storici, senza un "pullback" all'orizzonte che si avvicini alla soglia del 5%.
Ad inizio settimana, l'S&P 500 ha registrato performance positiva in 16 settimane delle ultime 18, per la prima volta dagli anni '70.
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Questo ovviamente sta mettendo gli investitori in una posizione di tranquillità nell'investire senza troppi problemi nell'azionario, in questo momento. Inoltre il sentiment rialzista rimane elevato come lo è stato negli ultimi due decenni, il sondaggio AAII ha evidenziato che i rialzisti hanno superato i ribassisti per 17 settimane consecutive. Questo dopo il pessimismo persistente degli ultimi anni, rappresenta uno dei periodi positivi più prolungati degli ultimi quindici anni.
Le performance da inizio anno hanno evidenziato e confermato che questo resta un mercato rialzista, e lo slancio è stato portato avanti senza la partecipazione di tre Big-cap:
Apple (NASDAQ:AAPL), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Tesla (NASDAQ:TSLA) che sono stati in passato protagonisti indiscussi.
Inoltre, siamo entrati in uno dei mesi migliori dell'anno per l'azionario, in particolar modo per l'S&P 500, negli ultimi 20 anni il mese di marzo è stato il quarto mese con i rialzi più forti di sempre.
Visto quanti aspetti positivi? Il sentiment resta alto come i massimi storici, settimana dopo settimana, e i dati mostrano che il mercato probabilmente continuerà a proiettarsi verso l'alto, la tendenza sembrerebbe essere ben definita.
Ma attenzione, come spesso accade, gli investitori nel momento in cui sono troppo rialzisti possono diventare all'improvviso altrettanto ribassisti. In questo momento stiamo raggiungendo livelli eccessivamente rialzisti, creando possibili rischi.
In questi momenti dobbiamo ricordare a noi stessi che le cose non possono andare allo stesso modo per sempre. Infatti, tornando ai pullback menzionati all'inizio, storicamente dal 1930 l'indice S&P 500 ha registrato ribassi del 5% almeno tre volte l'anno, e il calo medio totale è stato di circa il 14% nel corso dell’anno. Al momento non ne vediamo uno da oltre quattro mesi.
Ciò è naturale, non sorprendiamoci. Senza correzioni il mercato diventa anomalo e insostenibile.
Guarda l'oro, dopo anni di lateralizzazione, ha raggiunto nuovi massimi storici e sta sopraffacendo i leader degli ultimi anni (Nasdaq).
Se torniamo indietro, possiamo notare come ogni qualvolta il rapporto si sia inclinato a favore dell'oro successivamente l'indice Nasdaq ha avuto un ritracciamento più o meno profondo.
Sarà lo stesso ancora sta volta?
Presta attenzione. Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".