Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
La ripresa dell'euro è una risposta ai commenti sorprendentemente aggressivi del capo economista della BCE Peter Praet. Le dichiarazioni di ieri sostengono che la BCE potrebbe iniziare a discutere formalmente l’interruzione del QE.
Se confermato, si tratterebbe di un decisivo passo in avanti nella normalizzazione della politica monetaria europea, cosa che finora non è stato possibile fare a causa di dati che certificano un rallentamento dell’economia del Vecchio Continente.
Ma ora, con un'inflazione sorprendente al rialzo e le dichiarazioni da falco di uno dei membri del Consiglio direttivo più accomodanti della BCE, potrebbe trattarsi di una spinta enorme per il rafforzamento dell’Euro.
Tali dichiarazioni hanno anche comportato un brusco incremento dei rendimenti obbligazionari e i differenziali continueranno a giocare un ruolo fondamentale nell'andamento delle valute.
Il Dollaro, dopo un periodo di gran salute, sta soffrendo un po’ su tutti i fronti.
E' chiaro che, con un euro che sul Dollar Index rappresenta oltre la metà dell'indice, la tendenza al ribasso del biglietto verde potrebbe proseguire ed ora siamo già ai minimi da 2 settimane.
La propensione al rischio, comunque, rimane forte e stiamo assistendo a una spinta sui titoli azionari degli Stati Uniti, mentre la volatilità del CBOE Volatility Index scende costantemente ed ora siamo tornati su livelli che non si vedevano da gennaio.
Wall Street chiudeva la sessione di metà settimana mettendo a segno grandi guadagni, con l’SP 500 + 0,8% a 2772 punti e i future continuano a guadagnare terreno.
Anche i mercati asiatici hanno mostrato forza durante la notte, con il Nikkei + 0,8% e l’euforia si sta riversando sui listini europei.
Delle valute abbiamo già detto, ma dobbiamo segnalare una lieve contrazione del dollaro australiano dopo che le esportazioni sono diminuite del 2%.
Sul fronte materie prime un dollaro più debole è il fattore chiave nel mantenere il prezzo dell'oro a ridosso dei 1300 dollari nonostante una propensione al rischio in grande spolvero.
Anche il Petrolio sta provando ha trovare supporto nonostante le questioni relative alla fornitura in Venezuela.
Il calendario economico è piuttosto blando anche oggi, almeno sino alle richieste di disoccupazione settimanale USA delle ore 14:30 che dovrebbero attestarsi ancora una volta sui livelli delle ultime settimane: 223 mila unità (221 mila la scorsa settimana).
Attenzione ai commenti di David Ramsden, membro MPC della Bank of England delle ore 17, mentre il governatore della Bank of Canada, Stephen Poloz, parlerà alle 17:15 e sicuramente avrà un certo impatto sul dollaro canadese.