- Il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti e il discorso di Powell saranno al centro dell’attenzione questa settimana.
- Tesla è da comprare se si prevedono consegne migliori del previsto per il terzo trimestre.
- Levi Strauss è da vendere se si prevedono guadagni inferiori alle attese.
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Le azioni statunitensi hanno chiuso venerdì in modo misto, con il Dow Jones Industrial Average che ha chiuso a un nuovo record, mentre gli operatori hanno digerito i dati sull’inflazione, che hanno alimentato le speranze di un altro taglio dei tassi d’interesse di dimensioni eccessive in occasione della riunione politica della Federal Reserve di novembre.
Tutti e tre i principali indici azionari statunitensi hanno registrato la terza settimana consecutiva di guadagni, con il Dow, l’indice delle blue-chip, e il benchmark S&P 500 che sono saliti entrambi dello 0,6% circa nel periodo. L’indice tecnologico Nasdaq Composite è salito di quasi l’1% durante la settimana.
Fonte: Investing.com
Questa settimana si preannuncia movimentata, in quanto gli investitori continuano a valutare le prospettive di taglio dei tassi da parte della Fed. I mercati stanno valutando un taglio di almeno 25 punti base a novembre, mentre le aspettative per un taglio di 50 punti base hanno una probabilità del 48,1%, secondo lo strumento di monitoraggio dei tassi Fed di Investing.com.
La notizia più importante del calendario economico sarà il rapporto sull’occupazione statunitense di settembre, che dovrebbe mostrare che l’economia ha aggiunto 144.000 posti di lavoro, rispetto alla crescita di 142.000 posti di lavoro in agosto. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,2%.
In attesa del report sull’occupazione, si seguiranno con attenzione anche i PMI manifatturieri e dei servizi dell’ISM.
Fonte: Investing.com
Il tutto sarà accompagnato da una serie di interventi dalla Fed, tra cui quello del presidente Jerome Powell di lunedì mattina.
Il calendario degli utili della prossima settimana prevede le relazioni di nomi importanti tra cui, Nike (NYSE:NKE), Carnival (NYSE:CCL), Levi Strauss (NYSE:LEVI) e Constellation Brands (NYSE:STZ).
Indipendentemente dalla direzione che prenderà il mercato, qui di seguito evidenzio un titolo che probabilmente sarà richiesto e un altro che potrebbe subire un nuovo ribasso. Ricordate però che il mio orizzonte temporale si riferisce solo a questa settimana, da lunedì 30 settembre a venerdì 4 ottobre.
Da comprare: Tesla
Il principale catalizzatore che guida le azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) questa settimana è l’attesissimo rilascio dei dati sulle consegne del terzo trimestre, che dovrebbero essere annunciati mercoledì mattina.
La performance del terzo trimestre dell’azienda di veicoli elettrici dovrebbe mostrare un miglioramento dopo una prima metà dell’anno difficile, in cui la domanda ha risentito del rallentamento della crescita nei principali mercati internazionali.
Gli analisti di Wall Street prevedono 462.000 consegne di veicoli per il trimestre, con un aumento del 6% rispetto al terzo trimestre del 2023. Si tratterebbe del terzo miglior trimestre per il produttore di veicoli elettrici, dopo il record di 484.507 nel quarto trimestre 2023 e di 466.140 nel secondo trimestre 2023.
Gli ottimi numeri di Tesla in termini di consegne sono alimentati dalla crescente domanda, soprattutto in Cina, dove le sovvenzioni governative e i finanziamenti a basso costo hanno sostenuto le vendite.
Tesla produce la Model 3, la Model Y, la Model X e la Model S, oltre al Semi e al Cybertruck. Il crossover Model Y rappresenta la maggior parte delle vendite. L’azienda di Austin, Texas, è ampiamente riconosciuta come leader globale nel mercato dei veicoli elettrici, detenendo una quota di mercato dominante negli Stati Uniti e in Cina.
Gli investitori seguiranno con attenzione anche l’evento Robotaxi di Tesla del 10 ottobre, in cui verranno condivisi gli aggiornamenti sulla tecnologia di guida autonoma e sull’intelligenza artificiale dell’azienda. È probabile che questo evento generi un’attenzione particolare alle capacità di intelligenza artificiale di Tesla e alle future opportunità commerciali, tra cui i servizi di autonoleggio.
Fonte: Investing.com
La scorsa settimana il titolo TSLA ha registrato un’impennata del 9,3%, chiudendo la sessione di venerdì a 260,46 dollari per azione, il prezzo di chiusura più alto dal 10 luglio. Da oggi le azioni sono in rialzo del 4,8%.
Ai livelli attuali, Tesla ha un valore di mercato di 812 miliardi di dollari, che la rende la casa automobilistica di maggior valore al mondo, più grande di nomi come Toyota (NYSE:TM), Volkswagen (ETR:VOWG_p), General Motors (NYSE:GM) e Ford (NYSE:F).
Fonte: InvestingPro
Da notare che Tesla ha un “punteggio di salute finanziaria” superiore alla media, pari a 3,0 su 5,0, come valutato dai modelli basati sull’intelligenza artificiale di InvestingPro, che ne evidenziano i solidi fondamentali, la forza tecnica e la leadership di mercato nei veicoli elettrici e nell’automazione basata sull’intelligenza artificiale.
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Da vendere: Levi Strauss
In contrasto con le prospettive ottimistiche di Tesla, Levi Strauss sta lottando contro l’indebolimento della domanda in un contesto economico difficile.
Si prevede che l’iconica azienda di abbigliamento denimwear pubblicherà un bilancio poco brillante per il suo terzo trimestre, previsto dopo la chiusura del mercato mercoledì alle 16:10 ET.
Il sentimento degli investitori nei confronti di Levi Strauss rimane ribassista, con gli analisti che hanno tagliato le loro previsioni di profitto in vista della pubblicazione degli utili. Secondo InvestingPro, tutti i 12 analisti che coprono LEVI hanno abbassato le loro stime sugli utili negli ultimi 90 giorni, riflettendo le crescenti preoccupazioni sulle prospettive dell’azienda.
Secondo il mercato delle opzioni, gli operatori di mercato si aspettano una notevole oscillazione del titolo LEVI dopo il calo dell’aggiornamento, con un possibile movimento implicito di circa il 9,2% in entrambe le direzioni. Secondo i dati di InvestingPro, quest’anno i guadagni sono stati catalizzatori di oscillazioni notevoli delle azioni, con il titolo Levi Strauss che è crollato del 15% in occasione dell’ultimo rapporto trimestrale di fine giugno.
Fonte: InvestingPro
Gli analisti prevedono un utile per azione di 0,31 dollari, in leggero aumento rispetto agli 0,28 dollari di un anno fa, mentre il fatturato dovrebbe salire del 3% a 1,55 miliardi di dollari.
Nonostante questi modesti dati di crescita, Levi Strauss è stata duramente colpita dall’indebolimento della domanda dei consumatori, mentre l’inflazione continua a mettere sotto pressione i bilanci delle famiglie in tutto il mondo. Con l’aumento del costo della vita e l’inflazione che persiste più a lungo del previsto, molti consumatori stanno riducendo le spese discrezionali, compresi gli acquisti di abbigliamento.
Tenendo conto di ciò, ritengo che vi sia un crescente rischio di ribasso che la società possa ridurre le previsioni di crescita degli utili e delle vendite per l’intero anno in un contesto di deterioramento del commercio al dettaglio.
Fonte: Investing.com
Il titolo LEVI ha chiuso venerdì a 21,65 dollari, il livello più alto dal 26 giugno. Le azioni hanno guadagnato il 30,9% nel 2024. Alla sua valutazione attuale, Levi Strauss, con sede a San Francisco, ha una capitalizzazione di mercato di 8,5 miliardi di dollari.
Secondo InvestingPro, le prospettive a breve termine di Levi Strauss per quanto riguarda la redditività e il flusso di cassa libero appaiono rischiose, e l’elevato multiplo di valutazione degli utili è considerato un motivo di preoccupazione.
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Nota dell’autore: Al momento della scrittura, sono long sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 tramite lo SPDR S&P 500 ETF (SPY) e l’Invesco QQQ Trust ETF (QQQ). Sono long anche sul Technology Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLK).
Ribilancio regolarmente il mio portafoglio di singoli titoli ed ETF sulla base di una costante valutazione del rischio sia del contesto macroeconomico che dei risultati finanziari delle società.
Nota: Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente quelle dell’autore e non devono essere considerate come consigli di investimento.
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