Negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro, il numero delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione è sceso a 201.000 unità, il dato più basso dal dicembre del 1969, mentre gli analisti aspettavano un dato a 210.000, il dato della settimana precedente è rimasto invariato a 204.000 unità.
Oggi a Wall Street i futures viaggiano in positivo, il contratto sullo S&P 500 in ascesa dello 0,34%, preceduto da quello sul Nasdaq 100 che sale dello 0,57%.
A favorire gli acquisti contribuiscono i segnali di distensione che arrivano dal fronte della guerra commerciale, dopo che la Cina ha fatto sapere di voler ridurre i dati sulle importazioni della maggior parte dei suoi partner commerciali, inclusi gli Stati Uniti.
Positivo anche l'indice Philadelphia Fed che a settembre si è attestato a 22,9 punti, in forte rialzo rispetto alla lettura precedente fermatasi a 15 punti.
L'indicazione odierna ha battuto nettamente le attese che parlavano di un incremento meno marcato a 15 punti.
Oggi l'andamento delle azioni europee è stato positivo, il FTSE 100 del Regno Unito è salito dello 0,23% nonostante un forte rialzo della sterlina, mentre l'IBEX 35 spagnolo è stato il migliore, con un aumento dell'1,13%. Il DAX 30 tedesco è salito dello 0,40%, e il FTSE MIB italiano è aumentato dello 0,77%, il CAC 40 francese è aumentato dello 0,73%. STOXX 50 e STOXX 600 sono aumentati rispettivamente dello 0,55% e dello 0,47%.
In lieve progresso il Future Petrolio Greggio WTI che si mantiene al di sopra dei 71 dollari al barile, si spinge in avanti anche l'XAU/USD che raggiungere la soglia dei 1.207,5 dollari l'oncia.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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