Investing.com - I futures del cotone sono andati sotto pressione oggi, al minimo di una settimana per via dei rinnovati timori sulla crisi del debito della zona euro ed il calo delle aspettative per l’allentamento monetario negli USA che ha spinto gli investitori ad evitare gli asset più rischiosi.
Sull’ICE Futures Exchange USA, i futures del cotone con consegna a maggio sono stati scambiati a 0,9116 dollari la libbra nelle prime fasi degli scambi statunitensi, in calo dell’1,6%.
Precedentemente era salito dell’1,7%, a 0,9108 dollari la libbra, il minimo dal 27 marzo.
Le materie prime non agricole sono sotto forte pressione per via di un dollaro più debole, dopo i verbali rilasciati martedì dopo il meeting FOMC, che indicano che ì la banca non intende implementare nell’immediato nuove misure di stimolo.
I titoli azionari legati alle materie prime e colture sono tutti in calo in seguito al rilascio dei verbali, al contrario del dollaro, poiché i mercati hanno interpretato la decisione della Fed come una minore propensione verso i nuovi acquisti.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,45% a 79,90, il massimo dal 26 marzo.
Un dollaro più forte riduce l’appeal delle colture USA per gli acquirenti oltreoceano, e rende le materie prime meno attraenti come investimento alternativo.
La Spagna ha venduto 2,59 miliardi di euro in titoli di stato, contro il target fissato di 3,5 miliardi di euro, nel corso della prima asta del debito dopo le misure di austerità della scorsa settimana.
In seguito all’asta il rendimento dei titoli a 10 anni è schizzato al 5,7% contro il 5,5% prima dell’asta.
Le preoccupazioni per un contagio della crisi del debito in Europa persistono, nei rinnovati timori per la situazione in Spagna e Portogallo.
Martedì il governo spagnolo ha annunciato che quest’anno il debito pubblico toccherà il massimo storico del 79,8% del PIL.
L’appeal del cotone, essendo materia prima agricola non alimentare, è legata più all’andamento dei mercati ed al sentimento economico rispetto alle altre colture.
Intanto gli investitori continuano ad indagare sull’andamento della domanda di fibre dal principale consumatore, la Cina, dopo che la nazione asiatica ha completato un programma di reintegro di cotone riserve statali sabato 31 marzo.
L’International Cotton Advisory Committee ha dichiarato in un rapporto lunedì che i prezzi e gli scambi mondiali del cotone mondiale sono influenzati in larga misura dalle politiche di governo in Cina e in misura minore da parte di politiche in India.
I traders del cotone negli ultimi mesi hanno seguito le prospettive di aumento della domanda cinese, dopo che il paese ha iniziato una riserva di cotone lo scorso settembre per tutelare gli interessi nazionali degli agricoltori.
Sull’ICE Futures Exchange, il futures del caffè con consegna a maggio sono scesi del 2,4%, a 1,8090 dollari la libbra, mentre i futures dello zucchero con consegna a maggio sono scesi dello 0,3% a 0,2416 dollari la libbra.
Sull’ICE Futures Exchange USA, i futures del cotone con consegna a maggio sono stati scambiati a 0,9116 dollari la libbra nelle prime fasi degli scambi statunitensi, in calo dell’1,6%.
Precedentemente era salito dell’1,7%, a 0,9108 dollari la libbra, il minimo dal 27 marzo.
Le materie prime non agricole sono sotto forte pressione per via di un dollaro più debole, dopo i verbali rilasciati martedì dopo il meeting FOMC, che indicano che ì la banca non intende implementare nell’immediato nuove misure di stimolo.
I titoli azionari legati alle materie prime e colture sono tutti in calo in seguito al rilascio dei verbali, al contrario del dollaro, poiché i mercati hanno interpretato la decisione della Fed come una minore propensione verso i nuovi acquisti.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,45% a 79,90, il massimo dal 26 marzo.
Un dollaro più forte riduce l’appeal delle colture USA per gli acquirenti oltreoceano, e rende le materie prime meno attraenti come investimento alternativo.
La Spagna ha venduto 2,59 miliardi di euro in titoli di stato, contro il target fissato di 3,5 miliardi di euro, nel corso della prima asta del debito dopo le misure di austerità della scorsa settimana.
In seguito all’asta il rendimento dei titoli a 10 anni è schizzato al 5,7% contro il 5,5% prima dell’asta.
Le preoccupazioni per un contagio della crisi del debito in Europa persistono, nei rinnovati timori per la situazione in Spagna e Portogallo.
Martedì il governo spagnolo ha annunciato che quest’anno il debito pubblico toccherà il massimo storico del 79,8% del PIL.
L’appeal del cotone, essendo materia prima agricola non alimentare, è legata più all’andamento dei mercati ed al sentimento economico rispetto alle altre colture.
Intanto gli investitori continuano ad indagare sull’andamento della domanda di fibre dal principale consumatore, la Cina, dopo che la nazione asiatica ha completato un programma di reintegro di cotone riserve statali sabato 31 marzo.
L’International Cotton Advisory Committee ha dichiarato in un rapporto lunedì che i prezzi e gli scambi mondiali del cotone mondiale sono influenzati in larga misura dalle politiche di governo in Cina e in misura minore da parte di politiche in India.
I traders del cotone negli ultimi mesi hanno seguito le prospettive di aumento della domanda cinese, dopo che il paese ha iniziato una riserva di cotone lo scorso settembre per tutelare gli interessi nazionali degli agricoltori.
Sull’ICE Futures Exchange, il futures del caffè con consegna a maggio sono scesi del 2,4%, a 1,8090 dollari la libbra, mentre i futures dello zucchero con consegna a maggio sono scesi dello 0,3% a 0,2416 dollari la libbra.