Investing.com – I future sul petrolio greggio sono scesi oggi in seguito al rilascio di dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera nella zona euro è scesa al minimo di due anni nel mese di agosto i prezzi sono rimasti sostenuti, dopo i dati di produzione ottimisti di Stati Uniti e Cina.
Sul New York Mercantile Exchange i futures del greggio con consegna a ottobre sono stati scambiati a 88,51 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,35%.
Precedentemente era sceso dello 0,5% al minimo giornaliero di 88,38 dollari al barile.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero nella zona euro è sceso a 49,0 ad agosto, contro la lettura preliminare di 49,7.
Gli indici PMI si sono tenuti appena al del 50,0 in Germania, Paesi Bassi e Austria, ma si sono scontratti in Irlanda, Francia Italia, Spagna e Grecia.
I prezzi sono rimasti sostenuti dopo che i dati ufficiali rilasciati in precedenza hanno mostrato che l'indice dei responsabili degli acquisti cinesi è rimbalzato da un minimo di 28 mesi nel mese di agosto, salendo a 50,9 da 50,7. Una lettura sopra 50,0 indica che l'attività è in crescita.
I dati hanno seguito un rapporto del governo statunitense che ha mostrato un aumento degli ordini per i prodotti industriali del 2,4% a luglio, al di sopra delle aspettative per un aumento dell’ 1,9%.
Gli Stati Uniti e la Cina sono i due più grandi consumatori di petrolio, ed i numeri di produzione sono usati come indicatori per la crescita della domanda di carburante.
I dati settimanali dalla Energy Information Administration degli Stati Uniti pubblicati ieri hanno mostrato che le scorte Usa di greggio sono aumentate di5,1 milioni di barili la scorsa settimana, significativamente superiore alle aspettative di un aumento di 0,9 milioni di barili.
Il totale delle scorte di benzina è diminuito di 2,8 milioni di barili, in salita rispetto alle previsioni per un calo di 0,9 milioni di barili.
I trader di energia hanno tenuto sotto stretta osservazione i dati sulle scorte di benzina nelle ultime settimane, al fine di misurare la forza della domanda degli Stati Uniti, nel picco della domanda di benzina negli Stati Uniti.
Sull’ ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna ad ottobre sono scesi dello 0,44% a 114,15 dollari al barile, 25,64 dollari al di sopra della controparte statunitense.
Sul New York Mercantile Exchange i futures del greggio con consegna a ottobre sono stati scambiati a 88,51 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,35%.
Precedentemente era sceso dello 0,5% al minimo giornaliero di 88,38 dollari al barile.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero nella zona euro è sceso a 49,0 ad agosto, contro la lettura preliminare di 49,7.
Gli indici PMI si sono tenuti appena al del 50,0 in Germania, Paesi Bassi e Austria, ma si sono scontratti in Irlanda, Francia Italia, Spagna e Grecia.
I prezzi sono rimasti sostenuti dopo che i dati ufficiali rilasciati in precedenza hanno mostrato che l'indice dei responsabili degli acquisti cinesi è rimbalzato da un minimo di 28 mesi nel mese di agosto, salendo a 50,9 da 50,7. Una lettura sopra 50,0 indica che l'attività è in crescita.
I dati hanno seguito un rapporto del governo statunitense che ha mostrato un aumento degli ordini per i prodotti industriali del 2,4% a luglio, al di sopra delle aspettative per un aumento dell’ 1,9%.
Gli Stati Uniti e la Cina sono i due più grandi consumatori di petrolio, ed i numeri di produzione sono usati come indicatori per la crescita della domanda di carburante.
I dati settimanali dalla Energy Information Administration degli Stati Uniti pubblicati ieri hanno mostrato che le scorte Usa di greggio sono aumentate di5,1 milioni di barili la scorsa settimana, significativamente superiore alle aspettative di un aumento di 0,9 milioni di barili.
Il totale delle scorte di benzina è diminuito di 2,8 milioni di barili, in salita rispetto alle previsioni per un calo di 0,9 milioni di barili.
I trader di energia hanno tenuto sotto stretta osservazione i dati sulle scorte di benzina nelle ultime settimane, al fine di misurare la forza della domanda degli Stati Uniti, nel picco della domanda di benzina negli Stati Uniti.
Sull’ ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna ad ottobre sono scesi dello 0,44% a 114,15 dollari al barile, 25,64 dollari al di sopra della controparte statunitense.