Investing.com – I futures sul petrolio greggio sono rimasti pressoché invariati stamane, mentre l’incertezza sull’esito dei colloqui UE sulla ristrutturazione del debito greco ha pesato sul sentimento del mercato in vosta dei dialoghi per discutere dell’embargo sull’Iran.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 98,39 dollari al barile durante gli scambi europei della mattinata, in salita dello 0,06%.
Il prezzo precedentemente era salito dello 0,9% al massimo giornaliero di 97,47 dollari al barile.
I ministri delle finanze UE terranno dei colloqui oggi sulla ristrutturazione del debito greco.
L’accordo sulla ristrutturazione del debito greco è una precondizione affinché Atene possa ricevere la sua nuova tranche di fondi di salvataggio di 14,4 miliardi di euro prima della scadenza del 20 marzo.
Domenica scorsa, i creditori della Grecia hanno dichiarato di aver raggiunto la propria offerta massima per lo swop volontario del debito, aggiungendo che toccava all’UE ed al Fondo Monetario Internazionale verificare l’accettabilità dell’accordo.
Intanto gli investitori tengono d’occhio gli sviluppi sulla crisi del debito della zona euro e le tensioni tra Iran e occidente, in vista del meeting dei Ministri degli Esteri UE decideranno sulle sanzioni su Tehran, tra cui un embargo di petrolio iraniano.
L’UE attualmente acquista circa il 20% delle esportazioni di petrolio dall’Iran.
Domenica, una portaaerei Americana ha completato un passaggio “regolare e di routine” attraverso lo Stretto di Hormuz, dopo che l’Iran ha ritirato gli avvertimenti di blocco dello stretto.
L'Iran è il quarto produttore mondiale di petrolio, ed ha prodotto circa il 5% del petrolio mondiale nel 2010. La minaccia di un’interruzione delle forniture ha spinto i prezzi del petrolio nelle sessioni recenti.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a marzo sono saliti dello 0,23% a 110,10 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e il greggio a 11,71 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 98,39 dollari al barile durante gli scambi europei della mattinata, in salita dello 0,06%.
Il prezzo precedentemente era salito dello 0,9% al massimo giornaliero di 97,47 dollari al barile.
I ministri delle finanze UE terranno dei colloqui oggi sulla ristrutturazione del debito greco.
L’accordo sulla ristrutturazione del debito greco è una precondizione affinché Atene possa ricevere la sua nuova tranche di fondi di salvataggio di 14,4 miliardi di euro prima della scadenza del 20 marzo.
Domenica scorsa, i creditori della Grecia hanno dichiarato di aver raggiunto la propria offerta massima per lo swop volontario del debito, aggiungendo che toccava all’UE ed al Fondo Monetario Internazionale verificare l’accettabilità dell’accordo.
Intanto gli investitori tengono d’occhio gli sviluppi sulla crisi del debito della zona euro e le tensioni tra Iran e occidente, in vista del meeting dei Ministri degli Esteri UE decideranno sulle sanzioni su Tehran, tra cui un embargo di petrolio iraniano.
L’UE attualmente acquista circa il 20% delle esportazioni di petrolio dall’Iran.
Domenica, una portaaerei Americana ha completato un passaggio “regolare e di routine” attraverso lo Stretto di Hormuz, dopo che l’Iran ha ritirato gli avvertimenti di blocco dello stretto.
L'Iran è il quarto produttore mondiale di petrolio, ed ha prodotto circa il 5% del petrolio mondiale nel 2010. La minaccia di un’interruzione delle forniture ha spinto i prezzi del petrolio nelle sessioni recenti.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a marzo sono saliti dello 0,23% a 110,10 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e il greggio a 11,71 dollari al barile.