Investing.com – I futures dell'oro sono ancora in salita stamane, toccando il massimo di otto settimane, mentre i traders attendono sia l’esito dei negoziati tra la Grecia e i suoi creditori che i dati sull’occupazione USA.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.743,95 dollari l’oncia troy, in salita dello 0,2% nella mattinata europea.
I prezzi precedentemente sono saliti dello 0,3%, a 1.744,45 l’oncia troy, il massimo della sessione. I prezzi sono saliti ieri a 1.750,55 l’oncia troy, il massimo dall’8 dicembre.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.719,15 dollari l’oncia troy, il minimo del 30 gennaio e resistenza a 1.760,35, il massimo dell’8 dicembre.
Intanto i futures dell’oro espressi in euro sono saliti a 1.331,95 euro, il massimo dal 19 settembre, e meno del 3,5% al di sotto del record storico di 1.374,70 euro.
Intanto i dialoghi per la ristrutturazione del debito greco tra la Grecia ed i suoi creditori si trascinano, senza effettivi progressi.
La Grecia ed i suoi creditori internazionali, l’UE ed il FMI stanno negoziando da settimane per trovare un accordo sul debito. L’accordo sulla ristrutturazione del debito greco è una precondizione affinché Atene possa ricevere la sua nuova tranche di fondi di salvataggio ed evitare un default.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, per via dei timori per il debito portoghese, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 16,2%, livello che fa pensare alla necessita di un nuovo salvataggio internazionale.
Secondo Barclays, per l’oro è previsto un aumento ulteriore, poiché sussistono le cause per i prezzi sostenuti.
"Il supporto chiave per l’oro rimane intatto, per i tassi di interesse negative delle banche centrali e maggiori pressioni inflazionistiche a lungo termine che supportano la domanda” ha affermato la banca.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola e l’Institute for Supply Management rilascerà un report
sull’attività manifatturiera.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è salito dell’1% a 33,59 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è salito dello 0,25% a 3,799 dollari la libbra.
L’argento è aumentato del 16% a gennaio, il maggior guadagno mensile dallo scorso agosto, quando ha toccato il massimo storico di 49,51 dollari l’oncia troy
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.743,95 dollari l’oncia troy, in salita dello 0,2% nella mattinata europea.
I prezzi precedentemente sono saliti dello 0,3%, a 1.744,45 l’oncia troy, il massimo della sessione. I prezzi sono saliti ieri a 1.750,55 l’oncia troy, il massimo dall’8 dicembre.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.719,15 dollari l’oncia troy, il minimo del 30 gennaio e resistenza a 1.760,35, il massimo dell’8 dicembre.
Intanto i futures dell’oro espressi in euro sono saliti a 1.331,95 euro, il massimo dal 19 settembre, e meno del 3,5% al di sotto del record storico di 1.374,70 euro.
Intanto i dialoghi per la ristrutturazione del debito greco tra la Grecia ed i suoi creditori si trascinano, senza effettivi progressi.
La Grecia ed i suoi creditori internazionali, l’UE ed il FMI stanno negoziando da settimane per trovare un accordo sul debito. L’accordo sulla ristrutturazione del debito greco è una precondizione affinché Atene possa ricevere la sua nuova tranche di fondi di salvataggio ed evitare un default.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, per via dei timori per il debito portoghese, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 16,2%, livello che fa pensare alla necessita di un nuovo salvataggio internazionale.
Secondo Barclays, per l’oro è previsto un aumento ulteriore, poiché sussistono le cause per i prezzi sostenuti.
"Il supporto chiave per l’oro rimane intatto, per i tassi di interesse negative delle banche centrali e maggiori pressioni inflazionistiche a lungo termine che supportano la domanda” ha affermato la banca.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola e l’Institute for Supply Management rilascerà un report
sull’attività manifatturiera.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è salito dell’1% a 33,59 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è salito dello 0,25% a 3,799 dollari la libbra.
L’argento è aumentato del 16% a gennaio, il maggior guadagno mensile dallo scorso agosto, quando ha toccato il massimo storico di 49,51 dollari l’oncia troy