Investing.com – I futures dell'oro sono in calo oggi, per il quarto giorno consecutivo, in seguito al declassamento di Moody’s del rating di sei paesi europei tra cui Italia
e Spagna, mentre i mercati continuano a seguire gli sviluppi della Grecia.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.717,85 dollari l’oncia troy, giù dello 0,41% nella mattinata europea.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,48% al minimo della sessione di 1.716,85 l’oncia troy, il minimo dal 10 febbraio, giorno in cui i prezzi hanno toccato il minimo di 2 settimane.
Supporto a 1.706,85 l’oncia troy, il minimo del 10 febbraio e resistenza a 1,735,25 l’oncia troy, il massimo di lunedì.
Il sentimento del mercato è stato colpito dal declassamento di ieri sera, da parte dell’agenzia di rating Moody’s, del debito di sei paesi europei tra cui Italia, Spagna e Portogallo. Francia e il Austria mantengono i top rating ma sono passate a “nagativo” da “stabile”.
Moody's ha tagliato inoltre il rating delle piccolo nazioni Slovacchia, Slovenia e Malta, avvisando che anche il Regno Unito potrebbe essere contagiato dal rating.
L’agenzia di rating si sta muovendo come Standard & Poor's e Fitch Ratings, che il mese scorso hanno effettuato diversi downgrade di massa.
Moody's ha rilevato la fragilità dei mercati finanziari in Europa e la possibilità di futuri shocks al sistema per via della crisi.
Gli investitori nel frattempo seguono la situazione della Grecia. Il parlamento greco ha approvato una serie di tagli alle spese necessari ad assicurare il pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro ed evitare il default.
L’attenzione si posa ora sull’incontro che si terrà mercoledì tra i ministri delle finanze della zona euro, al fine di discutere il secondo salvataggio prima della scadenza del 20 marzo.
La Grecia deve ha in scadenza 14,5 miliardi di euro di bond il 20 marzo, e necessita del salvataggio per il pagamento dei bond ed evitare un problematico default.
La notizia ha spinto gli investitori ad evitare i beni più rischiosi ed aumentare la domanda di dollari. L’indice del dollaro, che segna la performance per biglietto verde contro un paniere di sei valute principali, è sceso dello 0,28% a 79,29.
L’oro solitamente trae vantaggio dalla debolezza dell’oro, poiché le materie prime espresse in dollari diventano meno costose per i titolari di altre valute quando il biglietto verde si indebolisce.
Sebbene l’oro sia visto come valuta rifugio in tempi di incertezza economia, il problema del debito ha fatto poco per spingere l’appeal del metallo prezioso.
Un dollaro più forte ed un euro più debole hanno pesato invece sull’oro.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è sceso dello 0,97% a 33,39 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è sceso dello 0,4% a 3,824 dollari la libbra.
e Spagna, mentre i mercati continuano a seguire gli sviluppi della Grecia.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.717,85 dollari l’oncia troy, giù dello 0,41% nella mattinata europea.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,48% al minimo della sessione di 1.716,85 l’oncia troy, il minimo dal 10 febbraio, giorno in cui i prezzi hanno toccato il minimo di 2 settimane.
Supporto a 1.706,85 l’oncia troy, il minimo del 10 febbraio e resistenza a 1,735,25 l’oncia troy, il massimo di lunedì.
Il sentimento del mercato è stato colpito dal declassamento di ieri sera, da parte dell’agenzia di rating Moody’s, del debito di sei paesi europei tra cui Italia, Spagna e Portogallo. Francia e il Austria mantengono i top rating ma sono passate a “nagativo” da “stabile”.
Moody's ha tagliato inoltre il rating delle piccolo nazioni Slovacchia, Slovenia e Malta, avvisando che anche il Regno Unito potrebbe essere contagiato dal rating.
L’agenzia di rating si sta muovendo come Standard & Poor's e Fitch Ratings, che il mese scorso hanno effettuato diversi downgrade di massa.
Moody's ha rilevato la fragilità dei mercati finanziari in Europa e la possibilità di futuri shocks al sistema per via della crisi.
Gli investitori nel frattempo seguono la situazione della Grecia. Il parlamento greco ha approvato una serie di tagli alle spese necessari ad assicurare il pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro ed evitare il default.
L’attenzione si posa ora sull’incontro che si terrà mercoledì tra i ministri delle finanze della zona euro, al fine di discutere il secondo salvataggio prima della scadenza del 20 marzo.
La Grecia deve ha in scadenza 14,5 miliardi di euro di bond il 20 marzo, e necessita del salvataggio per il pagamento dei bond ed evitare un problematico default.
La notizia ha spinto gli investitori ad evitare i beni più rischiosi ed aumentare la domanda di dollari. L’indice del dollaro, che segna la performance per biglietto verde contro un paniere di sei valute principali, è sceso dello 0,28% a 79,29.
L’oro solitamente trae vantaggio dalla debolezza dell’oro, poiché le materie prime espresse in dollari diventano meno costose per i titolari di altre valute quando il biglietto verde si indebolisce.
Sebbene l’oro sia visto come valuta rifugio in tempi di incertezza economia, il problema del debito ha fatto poco per spingere l’appeal del metallo prezioso.
Un dollaro più forte ed un euro più debole hanno pesato invece sull’oro.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è sceso dello 0,97% a 33,39 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è sceso dello 0,4% a 3,824 dollari la libbra.