Investing.com – I futures del petrolio sono in salita oggi, vicino al massimo di 2 settimane toccato nella sessione precedente, i mercati intanto attendonoi dati del governo USA sulle scorte di greggio.
Nel corso della mattinata europea, sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a mgiugno sono stati scambiati a 104,83 dollari al barile, in salita dello 0,18%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,3% al massimo della sessione di 104,94 dollari al barile.
Ieri i prezzi hanno toccato 10,05 dollari al barile, il massimo dal 3 aprile.
Intanto sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a giugno sono stati scambiati a 118,41 dollari al barile, giù dello 0,3%. Precedentemente i prezzi erano scedi dello 0,5%, al minimo della sessione di 118,25 dollari al barile.
Ieri il prezzo era sceso a 117,99 dollari al barile, il minimo dal 15 febbraio.
Il differenziale tra i contratti Brent e quelli del greggio è a 13,58 dollari al barile, lo spread più basso da metà gennaio.
Lo spread ridotto tra i due principali benchmark mondiali di petrolio ha fatto seguito alla notizia di lunedì che i proprietari dell’oleodotto Seaway, che trasporterà il greggio da Cushing, Oklahoma nel Golfo del Messico ha chiesto alle autorità federali l’avanzamento rapido del progetto di circa due settimane.
Gli operatori Enbridge ed Enterprise Products Partners hanno dichiarato di prevedere di deviare il flusso di Seaway intorno al 17 maggio, secondo una presentazione alla Commissione Federal Energy Regulatory.
Se approvato, l’oledotto inizierà a funzionare due settimane prima della data di inizio del 1 giugno , contribuendo ad allentare il blocco dell’offerta nel Midwest degli Stati Uniti mediante pompaggio verso le raffinerie sulla costa del Golfo.
I traders del petrolio attendono il report settimanale della US Energy Information Administration sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del principale consumatore di petrolio mondiale.
Si prevede che il rapporto dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 1,4 milioni di barili la scorsa settimana, al livello più alto da giugno, allentando i timori per un eventuale calo della domanda USA.
Dopo la chiusura dei mercati di ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte greggio USA sono aumentate di 3,41 milioni di barili la scorsa settimana, al di sopra della aspettative di un aumento di 1,57 milioni di barili.
Intanto, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato un piano di 52 miliardi di dollari per regolare il mercato del petrolio, al fine di abbassare i prezzi della benzina.
Obama ha annunciato il suo piano nonostante gli studi che mostrano che la speculazione aumenta l volatilità ma non ha gradi effetti sul prezzo medio.
Le politiche energetiche rappresentano il principale problema in quest’anno di elezione tra Obama ed i Repubblicani.
L’asta di titoli spagnoli a breve termine tenutasi ieri ha rassicurato gli investitori, poiché il paese ha assegnato l’intera cifra prefissata di 3 miliardi di euro, nonostante i rendimenti si siano quasi duplicati.
Ma il sentimento resterà sotto pressione in vista dell’asta di tioli spagnoli a 10 anni che si terrà giovedì, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo.
I mercati sono rimasti tesi circa la capacità dello stato spagnolo di rispettare i target di riduzione del deficit in vista di un imminente recessione.
Le preoccupazioni per la salute economica del Portogallo sono state rinnovate dopo il primo ministro Pedro Passos Coelho ha dichiarato mercoledì che “non ci sono garanzie” che il paese rispetterà il suo impegno di tornare ai mercati internazionali dei capitali prima del settembre 2013.
Nel frattempo, il governo italiano ritarderà di un anno il suo piano per raggiungere un pareggio di bilancio nel 2013 a causa di un deterioramento delle prospettive economiche, secondo una bozza di documento che dovrebbe essere approvato dal primo ministro Mario Monti.
Restano i timori per il contagio della crisi del debito nella zona euro, con la paura per l’eventuale necessità di un salvataggio alla Spagna.
Nel corso della mattinata europea, sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a mgiugno sono stati scambiati a 104,83 dollari al barile, in salita dello 0,18%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,3% al massimo della sessione di 104,94 dollari al barile.
Ieri i prezzi hanno toccato 10,05 dollari al barile, il massimo dal 3 aprile.
Intanto sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a giugno sono stati scambiati a 118,41 dollari al barile, giù dello 0,3%. Precedentemente i prezzi erano scedi dello 0,5%, al minimo della sessione di 118,25 dollari al barile.
Ieri il prezzo era sceso a 117,99 dollari al barile, il minimo dal 15 febbraio.
Il differenziale tra i contratti Brent e quelli del greggio è a 13,58 dollari al barile, lo spread più basso da metà gennaio.
Lo spread ridotto tra i due principali benchmark mondiali di petrolio ha fatto seguito alla notizia di lunedì che i proprietari dell’oleodotto Seaway, che trasporterà il greggio da Cushing, Oklahoma nel Golfo del Messico ha chiesto alle autorità federali l’avanzamento rapido del progetto di circa due settimane.
Gli operatori Enbridge ed Enterprise Products Partners hanno dichiarato di prevedere di deviare il flusso di Seaway intorno al 17 maggio, secondo una presentazione alla Commissione Federal Energy Regulatory.
Se approvato, l’oledotto inizierà a funzionare due settimane prima della data di inizio del 1 giugno , contribuendo ad allentare il blocco dell’offerta nel Midwest degli Stati Uniti mediante pompaggio verso le raffinerie sulla costa del Golfo.
I traders del petrolio attendono il report settimanale della US Energy Information Administration sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del principale consumatore di petrolio mondiale.
Si prevede che il rapporto dimostrerà che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 1,4 milioni di barili la scorsa settimana, al livello più alto da giugno, allentando i timori per un eventuale calo della domanda USA.
Dopo la chiusura dei mercati di ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte greggio USA sono aumentate di 3,41 milioni di barili la scorsa settimana, al di sopra della aspettative di un aumento di 1,57 milioni di barili.
Intanto, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato un piano di 52 miliardi di dollari per regolare il mercato del petrolio, al fine di abbassare i prezzi della benzina.
Obama ha annunciato il suo piano nonostante gli studi che mostrano che la speculazione aumenta l volatilità ma non ha gradi effetti sul prezzo medio.
Le politiche energetiche rappresentano il principale problema in quest’anno di elezione tra Obama ed i Repubblicani.
L’asta di titoli spagnoli a breve termine tenutasi ieri ha rassicurato gli investitori, poiché il paese ha assegnato l’intera cifra prefissata di 3 miliardi di euro, nonostante i rendimenti si siano quasi duplicati.
Ma il sentimento resterà sotto pressione in vista dell’asta di tioli spagnoli a 10 anni che si terrà giovedì, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo.
I mercati sono rimasti tesi circa la capacità dello stato spagnolo di rispettare i target di riduzione del deficit in vista di un imminente recessione.
Le preoccupazioni per la salute economica del Portogallo sono state rinnovate dopo il primo ministro Pedro Passos Coelho ha dichiarato mercoledì che “non ci sono garanzie” che il paese rispetterà il suo impegno di tornare ai mercati internazionali dei capitali prima del settembre 2013.
Nel frattempo, il governo italiano ritarderà di un anno il suo piano per raggiungere un pareggio di bilancio nel 2013 a causa di un deterioramento delle prospettive economiche, secondo una bozza di documento che dovrebbe essere approvato dal primo ministro Mario Monti.
Restano i timori per il contagio della crisi del debito nella zona euro, con la paura per l’eventuale necessità di un salvataggio alla Spagna.