Investing.com - I futures dell’oro sono in calo per la prima volta in quattro giorni, nella mattinata europea odierna, staccandosi dai livelli più alti delle ultime 2 settimane con gli investitori che bloccano i profitti in vista del vertice UE di mercoledì.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna a giugno a 1.586,65 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,15%.
Precedentemente il prezzo era sceso dello 0,3%, al minimo della sessione di 1.585,95 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno toccato 1.598,95 lunedì, il massimo dal 10 maggio.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.542,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 maggio e resistenza a 1.604,75, il massimo del 9 maggio.
Gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata di tre giorni che ha fatto aumentare il prezzi del 4%, mentre i mercati attendono il vertice UE di mercoledì.
Gli operatori restano cauti in vista del vertice UE di mercoledì, nella speranza che i leader europei possano trovare l’accordo su delle misure orientate alla crescita della fiducia nel blocco della moneta unica.
Ci si attende che il presidente Hollande proponga l’introduzione di un euro bond comune durante il summit, ma la Germania si è mostrata ripetutamente contraria ad un tale provvedimento, dichiarando che invece abbasseranno la pressione per i paese col più alto debito per mantenere le finanze in ordine.
Intanto, alcuni operatori del mercato hanno notato che l’aumento dei prezzi sembra si sia fermato, con il mercato che non riesce a salire al di sopra del livello di resistenza di 1.600 dollari l’oncia troy.
Secondo alcuni operatori del mercato, i prezzi dell’oro potrebbero affrontare nuovamente della resistenza nelle prossime sessioni, nel tentativo di salire al di sopra del livello di 1.600 dollari l’oncia troy, poiché il debito dell’Europa probabilmente spingerà gli investitori verso la relativa sicurezza del dollaro alle spese del metallo prezioso.
Sebbene l’oro sia visto come valuta rifugio in tempi di incertezza economica, il problema del debito ha fatto poco per spingere l’appeal del metallo prezioso.
Un dollaro più forte ed un euro più debole hanno pesato invece sull’oro, poiché il metallo prezioso si è mosso in tandem con i beni più rischiosi negli ultimi mesi.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato un aumento dello 0,05% a 28,33 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio ha segnato +0,3% a 3,512 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna a giugno a 1.586,65 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,15%.
Precedentemente il prezzo era sceso dello 0,3%, al minimo della sessione di 1.585,95 dollari l’oncia troy. I prezzi hanno toccato 1.598,95 lunedì, il massimo dal 10 maggio.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.542,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 maggio e resistenza a 1.604,75, il massimo del 9 maggio.
Gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata di tre giorni che ha fatto aumentare il prezzi del 4%, mentre i mercati attendono il vertice UE di mercoledì.
Gli operatori restano cauti in vista del vertice UE di mercoledì, nella speranza che i leader europei possano trovare l’accordo su delle misure orientate alla crescita della fiducia nel blocco della moneta unica.
Ci si attende che il presidente Hollande proponga l’introduzione di un euro bond comune durante il summit, ma la Germania si è mostrata ripetutamente contraria ad un tale provvedimento, dichiarando che invece abbasseranno la pressione per i paese col più alto debito per mantenere le finanze in ordine.
Intanto, alcuni operatori del mercato hanno notato che l’aumento dei prezzi sembra si sia fermato, con il mercato che non riesce a salire al di sopra del livello di resistenza di 1.600 dollari l’oncia troy.
Secondo alcuni operatori del mercato, i prezzi dell’oro potrebbero affrontare nuovamente della resistenza nelle prossime sessioni, nel tentativo di salire al di sopra del livello di 1.600 dollari l’oncia troy, poiché il debito dell’Europa probabilmente spingerà gli investitori verso la relativa sicurezza del dollaro alle spese del metallo prezioso.
Sebbene l’oro sia visto come valuta rifugio in tempi di incertezza economica, il problema del debito ha fatto poco per spingere l’appeal del metallo prezioso.
Un dollaro più forte ed un euro più debole hanno pesato invece sull’oro, poiché il metallo prezioso si è mosso in tandem con i beni più rischiosi negli ultimi mesi.
Sul Comex, l’argento con consegna a luglio ha segnato un aumento dello 0,05% a 28,33 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a luglio ha segnato +0,3% a 3,512 dollari la libbra.