(Reuters) - L'azionario statunitense è in calo, con le Big Tech a guidare la flessione dopo che i dati sui prezzi al consumo superiori alle attese hanno alimentato i timori di un intervento aggressivo da parte della Federal Reserve per contrastare l'inflazione.
I dati del Dipartimento del Lavoro hanno mostrato che i prezzi al consumo sono balzati del 7,5% a gennaio su base annua, superando le stime degli economisti di un +7,3% e segnando l'aumento più marcato degli ultimi 40 anni.
Quasi tutti gli indici di settore dell'S&P 500 sono in calo, con i titoli tech che perdono l'1%.
I titoli 'growth' a elevata capitalizzazione come APPLE (NASDAQ:AAPL), ALPHABET (NASDAQ:GOOGL), MICROSFOT e AMAZON.COM (NASDAQ:AMZN), che tendono a essere penalizzati da un aumento dei tassi, scendono tra lo 0,3% e l'1,0%.
Al contrario, Wells Fargo (NYSE:WFC) & Co, BANK OF AMERICA (NYSE:BAC) e CITIGROUP (NYSE:C) guadagnano tra lo 0,8% e l'1,6%, con il rendimento del Treasury Usa a 10 anni che ha superato la soglia del 2% per la prima volta in 2 anni e mezzo.[US/]
Alle 16,50 il Dow Jones Industrial Average cede 111,10 punti, o lo 0,30%, a 35.662,21, mentre l'S&P 500 perde 1,35 punti, o lo 0,03%, a 4.584,18. Il Nasdaq Composite è in calo di 11,74 punti, o lo 0,12%, a 14.456,17.
Walt Disney & co sale del 5,2% dopo aver battuto le attese su ricavi e utili, mentre MATTEL balza del 9,3% dopo aver previsto un utile annuo superiore alle stime.
Uber Technologies (NYSE:UBER) guadagna il 3,6% dopo aver chiuso il trimestre in utile a livello operativo grazie a una risalita della domanda per i servizi di ride-hailing vicino ai livelli pre-pandemia, oltre che al passaggio in utile dell'attività di consegna di cibo a domicilio.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Sabina Suzzi)