Di Alessandro Albano
Investing.com - Rallenta meno del previsto l'inflazione nell'Eurozona a febbraio, toccando un tasso annuo del +8,5% dal +8,6% di gennaio, mentre i mercati si aspettavano una diminuzione al +8,2%.
Oltre le previsioni anche l'indice core - che esclude alimentari ed energia - aumentato del 5,6% dal 5,3% di gennaio (consenso +5,3%).
Su base mensile, li prezzi sono aumentati dello 0,8% rispetto al -0,2% di gennaio.
Dinamica simile anche in Italia, come documento dall'Istat: a febbraio l'IPC annuale ha registrato una crescita del 9,2% dal 10% di gennaio (consenso 8,8%), mentre su base mensile il tasso è stato dello 0,3% dal +0,1% precedente.
Le letture danno seguito alle preoccupazioni dei mercati monetari circa la reazione della Banca centrale europea: swap e future prezzano tassi Bce al 3,85% entro l'estate, con le scommesse per un aumento di 50 punti base anche a maggio che
Questa mattina, all'emittente spagnola Antena 3, la presidente Lagarde ha confermato che nella riunione del 16 marzo la BCE aumenterà i tassi di interesse di 50 punti base, portandoli al 3,50%, aggiungendo che ulteriori rialzi "dipenderanno dai dati, questo è l'elemento più importante".
Parole già espresse nei giorni precedenti da altri importanti membri del Consiglio direttivo: il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau, ha detto di ritenere "auspicabile" che il picco del rialzo dei tassi avvenga entro l'estate, "al più tardi a settembre", ma la politica restrittiva "non porterà a una recessione".
Dopo la parole della Lagarde e il dato flash sull'inflazione, l'EUR/USD è in calo sotto 1,063 e lo STOXX 600 perde lo 0,2%. Tra i bond, il btp decennale punta al 4,6% con l'omologo tedesco al 2,74%.