ROMA (Reuters) - Il prodotto interno lordo potrebbe essere tornato a crescere nel primo trimestre "ma molti indicatori restano ancora deboli".
A dirlo è Eugenio Gaiotti, Capo del Dipartimento economia e statistica di Bankitalia, nel corso di una audizione sui nuovi obiettivi di crescita, deficit e debito italiani.
"Lo scenario macroeconomico presentato nel Def tiene conto in modo realistico della congiuntura ed è complessivamente condivisibile", dice Gaiotti.
"Persistono i timori legati all'orientamento protezionistico delle politiche commerciali, a un rallentamento dell'economia cinese, alle valutazioni delle imprese sulle condizioni per investire".
Il governo stima una crescita di 0,2 punti percentuali quest'anno e un indebitamento netto al 2,4% del Pil.
Per il 2020, quando il deficit è visto scendere a quota 2,1%, il governo ha ribadito la necessità di trovare coperture alternative per evitare l'aumento di Iva e accise.
Gli obiettivi programmatici prevedono inoltre l'aumento della spesa per investimenti pubblici e l'avvio di un percorso di riforma del sistema tributario.
"Queste misure, se non compensate da razionalizzazioni di altri programmi di spesa e da effettivi risultati nel contrasto all’evasione, condurrebbero ad aumenti del disavanzo non compatibili con l'avvio di un credibile percorso di riduzione duratura del peso del debito", dice Bankitalia.