MILANO (Reuters) - L'agenzia Dbrs ha nuovamente confermato il rating sovrano di lungo periodo dell'Italia ad A (low), con outlook che resta 'negativo'.
L'annuncio è contenuto in una nota, in cui si spiega che "la conferma del rating riflette i progressi dell'Italia nel consolidamento fiscale, come evidenziato da una posizione di bilancio che rimane relativamente forte e si compara in maniera favorevole con la media della zona euro".
L'agenzia ha inoltre confermato il rating italiano di breve periodo a R-1(low), con outlook che resta in questo caso 'stabile'.
L'outlook negativo, si legge nella nota, riflette la valutazione di Dbrs sui rischi derivanti dalle fragili prospettive economiche - con una ripresa che "stenta a materializzarsi" - e dall'ampio debito.
"Con le attuali stime di crescita, la dinamica del debito italiano rimane un elemento di preoccupazione" scrive Dbrs, spiegando che i margini di manovra di bilancio per il paese appaiono "pesantemente vincolati".
INTENZIONI OTTIME, ORA I RISULTATI
Sul fronte politico Dbrs riconosce l'accelerazione imposta dal governo Renzi sul tema delle riforme ma ritiene che, nonostante le intenzioni del governo siano definite "incoraggianti", i rischi legati alla realizzazione di tali iniziative restino "significativi".
"C'è stato indubbiamente un cambio di passo sulle riforme, ma chiaramente ci aspettiamo che queste buone intenzioni del governo si traducano in azioni più concrete" spiega il capo analista sovrano per l'Italia Giacomo Barisone, che indica, come priorità per il governo, l'impegno per la razionalizzazione della spesa pubblica e le riforme necessarie al recupero della competitività, prima tra tutte quella del mercato del lavoro.
"Sulla spending review il progetto del governo rimane incompiuto. Ci auguriamo che la spending review diventi un elemento strutturale dei bilanci pubblici piuttosto che un esercizio teorico" afferma Barisone.
RINVIO PAREGGIO STRUTTURALE "COMPRENSIBILE"
In merito alla recente decisione del governo di rinviare al 2017 il raggiungimento del pareggio strutturale di bilancio, l'analista di Dbrs afferma di ritenerla una misura "temporanea" e in quanto tale "assolutamente comprensibile".
"Ci aspettiamo il rispetto del parametro del 3% per quest'anno e per il 2015. Nel frattempo sarà importante vedere la qualità dei tagli di spesa, nonché il rilancio delle privatizzazioni mirate a ridurre l'elevato indebitamento" conclude Barisone. "Guarderemo, inoltre, con molta attenzione alla legge di Stabilità e le sue componenti".
STASERA MOODY'S SU ITALIA
Già in occasione del precedente pronunciamento sull'Italia, lo scorso aprile, Dbrs aveva confermato il rating all'attuale livello, sempre con outlook negativo.
Dbrs è l'unica, tra le quattro agenzie seguite dalla Bce ad aver mantenuto il rating sovrano italiano in area 'A' durante la crisi finanziaria, preservando i titoli di Stato del paese da un peggioramento della loro valutazione come collaterale nelle operazioni di rifinanziamento presso la banca centrale europea.
Dbrs ha iniziato a coprire l'emittente sovrano italiano nel febbraio 2011 con una valutazione AA (low). Da allora l'Italia è stata declassata tre volte, di un 'notch' ogni volta, l'ultima nel marzo 2013 col rating sceso all'attuale livello.
Dbrs tornerà ad esprimersi sul rating sovrano italiano nel 2015.
In serata è atteso il giudizio di Moody's sull'Italia. Nel precedente pronunciamento, in giugno, Moody's aveva confermato la valutazione Baa2 con outlook stabile (l'outlook fu portato a stabile da negativo lo scorso mese di febbraio).
Venerdì 24 sarà la volta di Fitch - che sull'Italia ha un rating BBB+ con outlook stabile - mentre il calendario dei pronunciamenti del 2014 si chiuderà con S&P il 5 dicembre (l'agenzia ha un rating BBB sull'Italia con outlook negativo).