MILANO, 2 settembre (Reuters) - A metà giornata su Piazza
Affari non si intravedono segnali di ripartenza. La borsa
milanese conferma le perdite poco superiori al punto percentuale
e vede accentuarsi il calo di alcune blue chip come Fiat,
Pirelli e Intesa Sanpaolo.
"Abbiamo ereditato questa impostazione dalle giornate
passate, come reazione a un rally che improvvisamente sembra
troppo ottimistico", osserva un trader. "Probabilmente un
ritracciamento che non è destinato a intaccare il trend di medio
termine, ma sicuramente pesa nel breve".
In opposizione alla tendenza generale il comparto
energetico, con l'indice di riferimento europeo <.SXEP> che
segna addirittura un rialzo dell'1,2%, e il settore delle
utilities <.SX6P>, tradizionale rifugio nei momenti burrascosi,
che tiene a +0,2%.
Alle 13,15 l'indice FTSE Mib <.FTMIB> segna un calo
dell'1,16%, il FTSE AllShare <.FTITLMS> dell'1,06% e il FTSE
MidCap <.FTITMC> dell'1,67%.
Il benchmark europeo Dj Stoxx 600 <.STOXX> cede lo 0,83%.
* In fondo del listino principale FIAT , a -3,8%
nonostante i dati di ieri indicassero una sostanziosa crescita
delle vendite europee di automobili in agosto, con il Lingotto
che in Italia sale più del settore e amplia la propria quota di
mercato. Le brutte notizie arrivano dal Brasile, secondo mercato
per Fiat, dove le vendite di auto calano del 9,54%.
Lo stoxx europeo dell'auto <.SXAP> cede il 2,1%.
* Ancora molto venduti i titoli bancari, con MONTEPASCHI
che sprofonda oltre il 4% di ribasso seguita da
POPOLARE MILANO a -3,5%. Restano pesanti INTESA
SANPAOLO e BANCO POPOLARE , entrambe intorno
al -2,8%, circa due invece i punti percentuali di perdita per
UNICREDIT .
Fuori dal listino principale, peggiora ITALEASE ,
ora a -6%. Un trader cita le voci di stampa su una posizione a
rischio da 140 milioni di euro legata a una serie di immobiliari
controllate da una stessa holding, un altro l'attesa dei
dettagli sull'aumento di capitale che l'AD Saviotti ha definito
di importo rilevante, osservando che "non è il momento giusto
per chiedere un impegno simile, qualcuno ne approfitta per
defilarsi".
* Riducono leggermente le perdite i cementieri, con BUZZI
che cede il 2,8% e ITALCEMENTI il 2,3%,
mentre resta a -2,9% CEMENTIR HOLDING , non inclusa nel
FTSE Mib.
* BULGARI continua ad aggirarsi intorno al -3%,
stesso andamento per STM , ieri in positivo e oggi
vittima di prese di beneficio.
* Continua invece la tenuta dei titoli difensivi, a
cominciare dalle utilities. SNAM (che incassa il
giudizio "buy" da Societe Generale che ne inizia la copertura),
TERNA e ENEL gravitano intorno alla parità.
* Discorso a parte merita ENI , che sfiora i due
punti percentuali di rialzo sulla forza complessiva del settore
a livello europeo, in una giornata in cui il greggio torna a
salire.
* Ancora in positivo PARMALAT , sebbene veda ridursi
il rialzo allo 0,7%.
* Fuori dal FTSE Mib, cede il 7% RISANAMENTO , che
attende l'esito della decisione di Consob sulla richiesta di
esenzione dall'opa per le banche creditrici e la presentazione
del piano di salvataggio
* Cede circa il 3,5% COBRA , sulla cui capacità di
garantire la continuità aziendale i revisori di Pwc hanno
espresso dubbi.
* TREVI perde oltre il 4% dopo il downgrading del
rating da parte di Santander a "neutral" da "buy".
* Male - circa -1,5% - la società calcistica ROMA ,
alle cui quotazioni non giova il cambio di allenatore.