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Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 24.01.2017, 11:57
Aggiornato 24.01.2017, 11:57
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 24 gennaio:

1. L’Alta Corte britannica respinge il ricorso del governo sulla Brexit

L’Alta Corte britannica questa mattina ha decretato che il Primo Ministro Theresa May avrà bisogno dell’approvazione parlamentare per poter applicare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona che darà il via al processo di uscita dall’Unione Europea.

La Corte ha inoltre deciso che il governo non dovrà consultare i parlamenti di Irlanda del Nord, Scozia e Galles prima di applicare l’Articolo 50.

La May ha dichiarato che questa decisione non influenzerà i suoi piani di dare il via al processo di uscita entro la fine di marzo.

La sterlina è inizialmente salita a 1,2534 contro il dollaro subito dopo l’annuncio della sentenza per poi scendere a 1,2475 alle 5:55 AM (10:55 GMT), in calo dello 0,5% (GBP/USD).

2. Dollaro in ripresa dopo il calo seguito ai commenti di Mnuchin

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,3% a 100,27 negli scambi della mattinata newyorkese, in ripresa dal minimo di 99,88 segnato in precedenza, il minimo dall’8 dicembre.

Il sell-off del dollaro ha seguito le parole di Steven Mnuchin, nominato Segretario al Tesoro dal Presidente Donald Trump, secondo cui un dollaro “troppo forte” potrebbe avere impatti negativi a breve termine sull’economia statunitense.

Mnuchin è ancora in attesa della conferma dal Senato, che deve fissare la data del voto.

Contro lo yen, il dollaro sale dello 0,6% a 113,38, dopo essere sceso al minimo di sette settimane di 112,53.

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Intanto, l’euro va giù dello 0,3% a 1,0735, staccandosi dal massimo dell’8 dicembre di 1,0772.

3. Il Presidente Trump incontrerà gli amministratori delegati del settore automobilistico USA

Il Presidente USA Donald Trump incontrerà i vertici di Ford (NYSE:F), General Motors (NYSE:GM) e Fiat Chrysler (NYSE:FCAU) oggi alla Casa Bianca, intenzionato a convincere l’industria automobilistica ad aumentare gli investimenti negli Stati Uniti.

Gli Amministratori Delegati delle tre grandi case automobilistiche incontreranno insieme un presidente statunitense per la prima volta dall’incontro del luglio 2011 con il Presidente Obama.

Durante un incontro con i principali dirigenti delle compagnie manifatturiere statunitensi svoltosi ieri alla Casa Bianca, Trump ha promesso “massicci” tagli delle tasse ed ha dichiarato che potrebbe ridurre le regolamentazioni del “75% o anche più” per aiutare le imprese a creare più posti di lavoro negli Stati Uniti. Il Presidente ha inoltre ribadito di voler imporre una pesante tassa alle frontiere.

4. La stagione degli utili USA entra nel vivo

Prosegue la pubblicazione degli utili del quarto trimestre USA questo martedì: prima della campanella di apertura sono previsti i report di colossi come 3M (NYSE:MMM), Alibaba (NYSE:BABA), DuPont (NYSE:DD), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Travelers (NYSE:TRV) e Verizon (NYSE:VZ).

Attesi dopo la campanella invece gli utili di Texas Instruments (NASDAQ:TXN), Alcoa (NYSE:AA), Capital One (NYSE:COF), Discover Financial (NYSE:DFS), Intuitive Surgical (NASDAQ:ISRG), Seagate Technology (NASDAQ:STX) e Stryker (NYSE:SYK).

5. L’attività economica della zona euro inizia il 2017 col piede giusto

L’attività economica della zona euro inizia bene a gennaio, con l’occupazione in crescita al tasso più veloce dal 2008, secondo i dati preliminari di questo martedì.

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Nel report del gruppo di ricerche di mercato Markit si legge che l’Indice Flash sulla Produzione Composita della Zona Euro, che tiene conto della produzione combinata del settore manifatturiero e di quello dei servizi, è sceso da 54,4 di dicembre a 54,3 a gennaio.

La crescita è lievemente scesa sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi ma in entrambi i settori il tasso di espansione è rimasto solido in linea con gli standard recenti, in particolare nel settore della produzione di beni.

I dati fanno sperare in una rispettabile crescita trimestrale del PIL dello 0,4%, con un’espansione diffusa sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi.

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