Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 16 agosto:
1. Attesi verbali della Fed
La Fed rilascerà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00GMT).
La banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse invariati, come previsto, in occasione del vertice del 26 luglio ed ha reso noto che il possesso dei bond verrà ridotto “relativamente presto”.
I policymaker hanno notato inoltre più esplicitamente rispetto al passato la debolezza dell’inflazione statunitense. Il riconoscimento di un’inflazione debole ha alimentato le aspettative che i programmi della Fed circa un terzo aumento dei tassi di interesse quest’anno potrebbero slittare.
La probabilità di un aumento dei tassi entro dicembre è pari al 50%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. Le probabilità sono aumentate dopo i dati sulle vendite al dettaglio di ieri, dati che hanno rivelato l’aumento maggiore dell’anno.
2. Draghi non parlerà della politica della BCE a Jackson Hole
Il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi non parlerà della politica monetaria in occasione del simposio economico di Jackson Hole organizzato dalla Federal Reserve, secondo fonti citate questa mattina da Reuters.
Draghi si concentrerà sul tema del simposio - incoraggiare un’economia globale dinamica - per evitare discussioni di politica economica prima del vertice della BCE di settembre.
Secondo le speculazioni dei mercati, Draghi avrebbe potuto sfruttare l’occasione per dare indicazioni su un’eventuale riduzione (il cosiddetto “tapering”) del programma di acquisti di asset della BCE.
La notizia ha inizialmente pesato sull’euro che è sceso al minimo intraday di 1,1692 dollari, ma poi la coppia EUR/USD ha visto una ripresa scendendo di solo lo 0,07% a 1,1725 alle 5:58 ET (9:58 GMT).
3. Greggio in salita, si spera in dati sulle scorte positivi
Il prezzo del greggio sale questo mercoledì, staccandosi dal minimo di tre settimane tra le speculazioni che i dati sulle scorte settimanali attesi nel corso della seduta possano mostrare un nuovo calo delle scorte di greggio USA.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 9,16 milioni di barili nella settimana terminata l’11 agosto, rispetto al calo di soli 0,47 milioni previsto.
La U. S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT). Gli analisti prevedono un calo delle scorte pari a circa 3,0 milioni di barili per la scorsa settimana. Se confermato, si tratterebbe del settimo calo settimanale consecutivo.
I future del greggio USA salgono dello 0,69% a 47,88 dollari alle 5:58 ET (9:58 GMT), mentre il greggio Brent va su dello 0,87% a 51,24 dollari.
4. Borse globali al rialzo, il prezzo dei metalli supporta il comparto minerario
Positivi i mercati azionari europei, l’attenzione degli investitori è rivolta ai dati incoraggianti e l’aumento dei prezzi dei metalli supporta i titoli del settore minerario.
I future USA puntano ad un’apertura al rialzo, con i trader in attesa di indicazioni sulla politica monetaria della Fed che potrebbero emergere dai verbali dell’ultimo vertice. Alle 5:59 ET (9:59 GMT) i future Dow blue-chip salgono dello 0,27%, i future S&P 500 vanno su dello 0,27% ed i future Nasdaq 100 salgono dello 0,37%.
Intanto, i titoli europei vengono spinti dai rimbalzi nel settore minerario con la crescita del secondo trimestre della zona euro inaspettatamente rivista al rialzo. L’indice londinese FTSE 100 sale dello 0,68%: nel Regno Unito il tasso di disoccupazione è sorprendentemente crollato ad un nuovo minimo di 42 anni e l’inflazione dei compensi è accelerata.
I mercati asiatici hanno chiuso misti, con l’{178|indice nipponico}} giù dello 0,1% e Shanghai in calo dello 0,2%, mentre gli indici Hang Seng e S&P/ASX 200 hanno chiuso rispettivamente con +0,9% e +0,5%.
5. La Cina torna ad essere il principale creditore degli USA
La Cina riacquista la sua posizione come principale detentore estero del debito USA dopo aver aumentato i possedimenti per il quinto mese consecutivo raggiungendo gli 1,147 mila miliardi di dollari in Buoni del Tesoro a giugno.
La seconda economia mondiale ha superato il Giappone che era in testa dallo scorso ottobre.
Insieme, i due paesi asiatici posseggono più di un terzo dei Buoni del Tesoro USA detenuti da esteri.