Nella valle de Drôme - Crest, regione remota del sud-est della Francia, sono state installate navette a guida autonoma, in un contesto di crescente interesse europeo per i veicoli elettrici automatizzati (EV) come opzione per il trasporto pubblico.
"Stiamo cercando di fare in modo che questo sia un nuovo mezzo di viaggio e di mobilità per le persone che vivono in aree suburbane o rurali", ha dichiarato a Euronews Next Yann Arnaud, direttore delle risposte alle esigenze dei clienti e dell'innovazione presso la compagnia assicurativa francese MACIF, a margine dell'European Mobility Expo.
Le navette, in funzione dal 2020, attualmente utilizzano un percorso di circa 5 chilometri con sette fermate nell'arco di 20 minuti con la presenza di un operatore di controllo per garantire un viaggio rapido.
"Garantiamo la sicurezza grazie a una tecnologia in linea con la visione europea di ciò che dovrebbe essere un veicolo automatizzato, quindi un veicolo che ha imparato il suo percorso prima di utilizzarlo e che, quando è in funzione e senza un conducente a bordo, semplicemente confronta ciò che ha imparato con ciò che vede", ha dichiarato Benjamin Beaudet, direttore generale di Beti, l'operatore delle navette automatizzate.
Beaudet ha fatto un paragone con le aziende statunitensi e cinesi che si sono concentrate maggiormente sui taxi a guida autonoma, che non hanno percorsi predefiniti: le aziende leader sono Waymo (di proprietà di Alphabet (NASDAQ:GOOGL), la società madre di Google), Uber (NYSE:UBER) e Tesla (NASDAQ:TSLA).
Una soluzione per le zone scarsamente popolate
La navetta è in fase di sperimentazione in un gruppo di città chiamato Val de Drôme - Crest dove la densità di popolazione è di 68 abitanti per chilometro quadrato, inferiore alla media francese di 106.I responsabili della navetta affermano di aver ricevuto un feedback positivo dai primi utenti.
"Oggi forniamo un servizio alle persone che sono private di parte della loro mobilità o per le quali è molto difficile spostarsi", ha dichiarato Arnaud del MACIF, che ha acquisito una partecipazione nell'operatore di veicoli automatizzati.
"La questione dell'accettabilità si pone quando si ha il lusso di avere altre opzioni. Quando non si ha scelta, si è molto felici di avere la navetta", ha aggiunto.
Gli esperti affermano che i veicoli senza conducente sono un'opzione promettente per una mobilità più ecologica nelle aree scarsamente popolate e possono affrontare l'ultimo tratto di viaggio che comporta il trasporto di un passeggero da un hub di trasporto alla sua destinazione. Questa è considerata un'area che può rappresentare una sfida per la riduzione dell'uso dell'auto.
Tre anziani europei su dieci, ad esempio, hanno segnalato una mancanza di servizi e infrastrutture per quanto riguarda la mobilità.
Altre iniziative europee hanno incluso AVENUE (Autonomous Vehicles to Evolve to a New Urban Experience), un progetto che ha iniziato a sperimentare i veicoli a guida autonoma nel 2018. Sono stati organizzati progetti pilota a Lione, in Francia, oltre che in Lussemburgo, a Ginevra e a Copenaghen. Un altro progetto, SHOW (for SHared automation Operating models for Worldwide adoption) è in corso dal 2020 e ha avuto dimostrazioni in 20 città europee, tra cui Crest nella Drôme.
Costi e altre sfide dei mezzi a guida autonoma
I prossimi passi in Francia sono l'aumento della velocità delle navette e il passaggio da un programma pilota a un'offerta più permanente. Il passaggio alla fornitura permanente di veicoli automatizzati è spesso impegnativo e pochi progetti raggiungono la redditività commerciale.Una lettera aperta pubblicata nel 2023 ha evidenziato i problemi logistici, tecnologici e infrastrutturali che hanno impedito l'utilizzo dei programmi pilota su scala più ampia.
Tra questi, la durata di vita dei veicoli senza conducente, la necessità di una mappatura aggiornata ad alta definizione dell'ambiente e di disporre di una flotta sufficiente, che rappresenta un investimento massiccio. Complessivamente, l'Ue ha speso 159 milioni di euro per la ricerca e l'innovazione relative alla mobilità automatizzata dal 2021.