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Cripto crash, Evergrande, Fauci: Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 06.12.2021, 13:12
Aggiornato 06.12.2021, 13:53
©  Reuters
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Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano

Investing.com - La Cina allenta la politica monetaria per sopperire al possibile default di Evergrande (HK:3333). Intanto, le cripto subiscono un forte sell con la Fed vicina ad un nuovo inasprimento della politica monetaria. Mentre per Anthony Fauci, la variante Omicron di Covid-19 continua a diffondersi ma potrebbe essere meno pericolosa di Delta, facendo balzare i prezzi del greggio. Ecco le notizie principali sui mercati finanziari di questo lunedì:

1. La Cina si rilassa

La banca centrale cinese ha allentato la politica monetaria, con l'obiettivo di scongiurare di arginare l'instabilità finanziaria causata dal probabile default del colosso China Evergrande (HK:3333).

In una nota, Evergrande (HK:3333) ha affermato che i creditori hanno chiesto $260 milioni, ma la società "non è in grado di garantire sufficienti fondi per il pagamento delle cedole", portando le autorità a convocare il presidente dell'azienda e a causare la perdita di oltre un sesto del valore del titolo sul mercato azionario.

La People's Bank of China abbasserà i limiti sulle riserve bancarie dello 0,5% all'8,4% delle passività ammissibili, libererando circa 1,2 trilioni di yuan (188 miliardi di dollari) di liquidità nel sistema bancario.

L'azionario cinese non ha reagito positivamente alla notizia, con Shanghai Shenzhen CSI 300 sceso al -0,2%, e Hang Seng in ribasso dell'1,7% ai minimi in 15 mesi, con yuan vicino al massimo da tre anni.

2. Il Bitcoin si blocca

Fine settimana infelice per le cripto colpite da un forte sell off accelerato dalla liquidazione delle posizioni più leverage e dal possibile inasprimento delle politiche monetarie.

Il Bitcoin è sceso fino al 20% nella sessione notturna tra venerdì e sabato, scendendo fino al -40% dal picco di un mese fa. Al momento, la moneta con market cap più alto sta perdendo l'1,4% a $48.740.

Il BTC ha trainato al ribasso anche le altre cripto, con Ethereum che invece è l'unico chiaro outperformer tra i nomi principali. La moneta che alimenta l'omonima block chain è in calo solo dell'8,6% su base settimanale, rispetto al -17% del BTC, al -13% del Solana e al -19% del Cardano.

3. Borse

I timori per l'inasprimento della Fed, che si riunirà il prossimo 15 dicembre, continuano a fare da sfondo sui mercati. I futures indicano il Nasdaq 100 in calo di 54 punti, il Dow Jones in rialzo di 220 punti, e il S&P 500 di +14 punti.

In Europa, l'aumento del Greggio alimentano il rimbalzo dell'azionario europeo dopo le pesanti perdite riportate alla fine della scorsa settimana. Il DAX segna il +0,4%, il FTSE MIB al +1%, il CAC 40 al +0,8% e Euro Stoxx 50 al +0,6%.

4. Fauci 'incoraggiato' da Omicron

Le prime notizie sulla diffusione della variante Omicron di Covid-19 sono "più incoraggianti", ha affermato il chief medical advisor Usa Anthony Fauci, aggiungendo che "non sembra che ci sia un grande grado di gravità". Secondo Fauci, i vaccini esistenti "sembrano offrire un grado ancora elevato di protezione contro Omircon".

Il nuovo ceppo è ora presente in 40 paesi e 15 stati degli Stati Uniti, ma gli ultimi dati dal Sudafrica mostrano che i ricoveri ospedalieri sono ancora ben al di sotto dei picchi precedenti nonostante le infezioni siano in rapido aumento. Secondo gli ultimi studi, la nuova variante sta mettendo a dura prova i pazienti più giovani, con oltre i due terzi dei ricoveri nella regione intorno alla capitale Pretoria di pazienti sotto i 40 anni.

5. Greggio in rialzo

Barile in rialzo dopo le parole di Fauci e sulle speranze che la variante Omicron possa causare prevalentemente sintomi lievi. Al momento, il Brent avanza del 3% a 72 dollari al barile, mentre i futures sul greggio Usa segnano il +3,1% a $68,34.

Il Brent ha guadagnato il 38% quest'anno, grazie al supporto dei tagli alla produzione introdotti dall'Opec+ e alla ripresa della domanda, malgrado sia calato dopo i massimi tre anni toccati ad ottobre a quota 86 dollari.

Inoltre, l'Arabia Saudita ha aumentato i prezzi di vendita ufficiali ai clienti in Asia e negli Stati Uniti per il mese di gennaio. Una mossa interpretata come un segno di fiducia nella domanda sottostante di greggio, nonostante la persistente incertezza di Omicron e un rallentamento indotto dal settore immobiliare in Cina.

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