Morgan Stanley (NYSE:MS) Investment Management, in un’analisi di Steven Quattry, sottolinea i molti vantaggi del nucleare e segnala un nuovo atteggiamento politico, con i Paesi Emergenti e la Cina più avanti
Mentre il mondo si attrezza per contrastare il riscaldamento globale, le fonti rinnovabili come eolico, solare e idroelettrico sono considerate le risposte primarie per evitare la catastrofe, ma ormai a quasi 50 anni dal suo emergere come fonte alternativa, il nucleare sta tornando come strumento importante per contrastare il cambiamento climatico. Date le sfide da superare per una rapida crescita delle rinnovabili, come eolico e solare, per non parlare delle crescenti preoccupazioni geopolitiche sull’indipendenza energetica, sembra che i decisori politici stiano per riaccendere l’attenzione su questa fonte di energia.
MOLTE CARATTERISTICHE POSITIVE
Lo sottolinea Morgan Stanley Investment Management in un’analisi di Steven Quattry, Executive Director, Emerging Markets Equity Team, che mette in evidenza le caratteristiche di emissioni zero, affidabilità e sicurezza del nucleare, citando il recente annuncio del Presidente francese Macron di un pacchetto da 1 miliardo di euro per lo sviluppo di piccoli reattori nucleari, la Corea del Sud che punta ad arrivare al 30% di energia prodotta con il nucleare e il ritorno a questa fonte anche del Giappone, dopo l’incidente di Fukushima nel 2011, mentre la Cina vuol realizzare 150 reattori nei prossimi 15 anni, quanti ne ha costruiti il resto del mondo negli ultimi 35...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge