Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - Prevale la cautela sui mercati nel giorno in cui inizia la due giorni della Federal Reserve, un incontro in cui molti si aspettano una riduzione degli acquisti obbligazionari. Intanto, in Australia l banca centrale ha mantenuto i tassi abbandonando la strategia sul controllo della curva, mentre sono attese BoE e Norges Bank. Fari su Tesla, dopo che Musk non ha confermato l'accordo con Hertz, con Rivian che punta ad un IPO da record e ad una valutazione superiore a quella di Ferrari . Ecco i principali market mover di questo martedì:
1. Rivian, IPO stellare
Rivian, il produttore di furgoni e camion elettrici sostenuto da Amazon (NASDAQ:AMZN) e Ford (NYSE:F), ha in programma di raccogliere fino a 8,4 miliardi di dollari in quella che sarebbe una delle più grandi IPO dell'anno. La società, che deve ancora registrare volumi significativi in termini di vendita, punta ad una valutazione di mercato di circa 53 miliardi di dollari, più di Ferrari NV (MI:RACE) e solo poco meno di Honda (T:7267).
Se la raccolta dovesse essere confermata, potrebbe sbloccare un valore sostanziale sia per Amazon, che detiene una quota di poco meno del 20%, sia per Ford, che ne detiene il 5%. Il gruppo guidato da Andy Jassy ha già ordinato 100.000 furgoni elettrici dall'azienda nel tentativo di ridurre l'emissioni nelle operazioni di delivery.
2. Borse caute prima della Fed
Futures calmi a Wall Street in attesa della decisione della Fed di domani sera (19:00 CET), dopo aver chiuso con nuovi massimi storici alla vigilia. I Future Dow Jones 30 sono in rialzo di 30 punti, i Future S&P 500 segnano +2 punti mentre i Future Nasdaq 100 sono in calo di 25 punti.
Tra i titoli, attenzione a Tesla (NASDAQ:TSLA) e Hertz Global, dopo che CEO Elon Musk ha twittato che le due società non hanno ancora firmato il contratto definitivo per l'ordine da $4,5 miliardi che ha aumentato il market cap di Tesla di $300 miliardi. Pfizer Inc (NYSE:PFE) (NYSE:PFE) T-Mobile (NASDAQ:TMUS) e BP (LON:BP) (NYSE:BP) rilasceranno i numeri per il Q3.
In Europa, mercati a due velocità con DAX e CAC 40 in rialzo dello 0,5% e 0,2%, mentre FTSE MIB e FTSE 100 cedono lo 0,2% e 0,6%.
3. Australia ferma sui tassi
La Reserve Bank of Australia, secondo molti in procinto di aumentare il tasso di interesse per frenare un'inflazione oltre il 3%, non ha modificato gli strumenti di politica monetaria, affermando che il mercato del lavoro "non è ancora abbastanza forte" per un tale passo.
La RBA ha tuttavia ritirato la strategia 'yield curve control', l'obiettivo dei titoli di stato australiani, fissata allo 0,1% per i titoli con scadenza nell'aprile del 2024. "La decisione di interrompere la strategia di target sui rendimenti riflette il miglioramento dell'economia e i progressi fatti, annunciati prima delle attese, verso il raggiungimento del target di inflazione", ha commentato il governatore dell'RBA Philip Lowe.
Dopo la Fed, giovedì sarà il turno della Bank of England e della Norges Bank. Per quanto riguarda Threadneedle Street, potrebbero esserci delle soprese importanti in quanto diversi funzionari, tra cui il governatore Bailey, hanno avvertito contro i rischi inflazionistici stressando sulla necessità d'intervento da parte della banca.
4. Greggio fermo
Anche i prezzi del greggio sono in modalità "wait and see" in attesa di un altro incontro, quello dell'OPEC+ previsto per giovedì. I futures sul greggio USA sono in calo dello 0,1% a $83,94 per barile, mentre il Brent è pressochè fermo a $84,72. Attenzione ai dati settimanali dell'American Petroleum Institute sugli inventari degli Stati Uniti.