Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - La Fed pubblicherà questa sera i verbali dell'ultima riunione, con l'indagine sulle aperture di nuovi posti di lavoro del Dipartimento del Lavoro che, secondo il mercato, mostrerà un nuovo record di posti vacanti. Dalla Cina, emergono nuovi dettagli sul giro di vite sulle società cinesi quotate a Wall Street. Le Borse europee seguono le nuove stime della Commissione UE, mentre il petrolio continua a salire dopo il mancato accordo dell'Opec+. Ecco cosa c'è da sapere sui mercati:
1. JOLTS e minutes Fed
Spiccano due eventi nell'agenda macro della giornata. In ordine cronologico: l'indagine sulle aperture di nuovi posti di lavoro JOLTS per maggio sarà pubblicata alle 16:00 CEST e dovrebbe mostrare un aumento a 9,388 milioni dai 9,286 milioni di aprile. Se venisse confermato, il dato rappresenterebbe il terzo massimo mensile consecutivo, suggerendo un forte slancio della ripresa Usa.
Quattro ore dopo, la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell'incontro del 16 giugno, con l'attenzione del mercato rivolta su qualsiasi dettaglio sugli acquisti di obbligazioni, ancora fermi ad un ritmo di $120 miliardi mensili. Alcuni policy-makers hanno iniziato a pronunciarsi a favore del tapering dopo il meeting, con un occhio al mercato immobiliare che rischia di surriscaldarsi a seguito degli acquisti di mortgage back-securities da parte della banca centrale.
2. Giro di vite della Cina su Ipo Usa
Sono emersi maggiori sulla misura cinese che colpisce le società quotate negli Stati Uniti. Bloomberg ha riportato fonti anonime secondo cui la Securities Regulatory Commission cinese starebbe valutando di bloccare una regola che permette alle società cinesi di essere quotate a New York senza una quotazione precedente in Cina.
Il report arriva il giorno dopo una dichiarazione ampia del Consiglio di Stato cinese che avverte della "necessità di una revisione dei regolamenti sulla quotazione".
Le società cinesi si sono quotate all'estero attraverso il modello dell'entità a interesse variabile, o Variable Interest Entity (VIE). Questo sistema ha permesso alle aziende cinesi di aggirare le restrizioni cinesi sulla proprietà, consentendo agli investitori stranieri di puntare sui titoli cinesi in rapida crescita, anche se senza alcuna partecipazione di controllo.
Pechino non ha mai veramente approvato il VIE, nonostante il sistema sia utilizzato praticamente da tutti i big tech cinesi per attingere dagli investitori stranieri. Secondo questo meccanismo, le società trasferiscono i guadagni a un'entità offshore che emette azioni acquistabili dai trader stranieri.
3. Futures verdi a Wall Street
Le equities statunitensi dovrebbero aprire in rialzo mercoledì dopo una vigilia contrastata dominata dalle preoccupazioni per il rischio normativo cinese e la volatilità del prezzo del petrolio. I futures Dow Jones sono in aumento di 18 punti punti, i futures S&P 500 segnano +8 punti, mentre per il Nasdaq si prevede un rialzo di 86 punti.
L'indice tecnologico è sostenuto dalla domanda per Amazon (NASDAQ:AMZN), aumentato di quasi il 5% martedì dopo che il Pentagono ha dichiarato l'annullamento di un contratto di cloud computing da $10 miliardi. Sebbene il contratto stesso non verrà ripresentato per le gare d'appalto, è probabile verrà diviso tra la società fondata da Bezos e il vincitore originale della gara Microsoft (NASDAQ:MSFT).
4. Crescita UE rivista al rialzo
Borse europee rialzista dopo le nuove stime della Commissione UE, che ha rivisto al rialzo la crescita della regione. Il DAX avanza dello 0,84%,il CAC 40 è in verde frazionale, Londra guadagna lo 0,37%, mentre Milanoraccoglie lo 0,32%.
Il braccio esecutivo dell'UE prevede ora una crescita del PIL del 4,8% nel 2021 e del 4,5% nel 2022 sia per l'UE che per l'area euro, con il volume della produzione che "tornerà al livello pre-crisi nell'ultimo trimestre del 2021", un trimestre prima rispetto alle precedenti stime.
Per l'Italia, le nuove stime indicano un PIL al +5,0% nel 2021 (in linea con le previsioni del Mef) e al +4,2% nel 2022.
5. Shell aiuta i prezzi del greggio
I prezzi del greggio sono rimbalzati dopo il sell-off di martedì, con il mercato che è tornato a concentrarsi sulla rigidità a breve termine del mercato globale a causa dell'aumento della domanda, del calo delle scorte e della produzione stagnante. Il Brent avanza dell'1,7% a $75,78 per barile, mentre il greggio Usa scambia a $74,64 (+1,7%).
È probabile che la mancanza di offerta venga sottolineata dai dati dell'American Petroleum Institute, che questa sera rilascerà le stime settimanali sullo stoccaggio di petrolio statunitense.
A livello aziendale, c'è stato un primo segnale di ritorno di fiducia nel settore petrolifero dopo che Royal Dutch Shell (LON:RDSa) ha affermato che accelererà il programma sui dividendi annullando il suo obiettivo di debito netto. Le misure suggeriscono che la società si aspetta un aumento dei prezzi più sostenuto rispetto al passato.