Per Simon Adler ( Schroders (LON:SDR)) le aziende giapponesi sono abbastanza solide a livello finanziario per sopravvivere a periodi di turbolenza, dando ai mercati la possibilità di riconoscere nei prossimi anni il loro valore
Negli ultimi dieci anni le aziende che hanno preso denaro a prestito a basso costo, in una fase in cui i tassi di interesse sono stati incredibilmente bassi, sono state premiate. Al contrario, sono state trascurate le imprese conservative, con grandi margini di liquidità. In questo contesto, le società giapponesi sono state snobbate dal mercato in quanto i loro bilanci evidenziavano, di norma, un’ingente liquidità o altri asset ad un livello abbastanza elevato da coprire le passività. Quindi, bilanci solidi ma ritenuti ‘noiosi’ dagli investitori a caccia di aziende che crescevano a tassi elevati, sebbene indebitate.
AZIENDE SCAMBIATE A PREZZI CONVENIENTI RISPETTO AL LORO VALORE
La caratteristica di molte aziende nipponiche è molto sensata, ed è di questo parere anche il team di value investment di Schroders. “Tutta la nostra strategia di investimento ruota attorno all’individuazione delle società che vengono scambiate a prezzi convenienti rispetto al loro valore “reale”, sulla base dei loro fondamentali. Vogliamo che le aziende che deteniamo siano abbastanza solide a livello finanziario per sopravvivere a periodi di turbolenza, dando ai mercati la possibilità di riconoscere il loro valore” fa sapere Simon Adler, Fund Manager, Equity Value, Schroders...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge