Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - Il dollaro cede terreno dopo i dati sulla produzione industriale degli Stati Uniti, mentre le accuse di insider trading raggiungono i vertici della Federal Reserve. A Wall Street focus sulle molte società che comunicheranno i conti del terzo trimestre, tra cui Netflix (NASDAQ:NFLX) e Johnson & Johnson (NYSE:JNJ). Intanto, la crisi energetica in Europa si attenua grazie alla produzione eolica, ma il mercato petrolifero resta ancora teso per i timori dell'offerta OPEC. Ecco cosa c'è da sapere sui mercati finanziari questo martedì:
1. Dollaro in calo
Il dollaro scivola ai minimi di tre settimane in scia al calo dei rendimenti dei Treasury statunitensi, dopo che i dati sulla produzione industriale hanno mostrato che le fabbriche statunitensi sono sempre più alle prese con le interruzioni della catena di approvvigionamento.
"Riteniamo ancora che il dollaro possa riprendere il suo trend rialzista", ha affermato in una nota Kim Mundy, strategist di Commonwealth Bank Of Australia (ASX:CBA). "Le pressioni sull'inflazione a medio termine si stanno accumulando negli Stati Uniti e, di conseguenza, ci aspettiamo che i futures sui Fed Funds inizino a prezzare un ciclo di rialzo dei tassi più aggressivo", aggiunge.
Un dollaro più economico ha incoraggiato i buyer di materie prime, ancora fiorenti in un momento di elevata domanda globale supportata da politiche di stimolo. Inoltre, sono aumentate le pressioni sui metalli industriali, accentuate dai limiti di produzione sulle fonderie cinesi, con i prezzi spot per Rame, Stagno e nichel in forte aumento.
Intanto, tra le cripto, il Bitcoin è salito fino a quota $62.991,93 per la prima volta da metà aprile, avvicinandosi al massimo storico a 64.895,22 raggiunto quello stesso mese.
2. Le rivelazioni di Powell
Accuse di insider trading piovono sulla Federal Reserve dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha venduto tra $ 1 milione e $ 5 milioni di azioni nell'ottobre 2020, un giorno prima del forte sell-off che aveva colpito i mercati. L'American Prospect, che per primo ha riportato la notizia, ha inquadrato l'azione di Powell nel contesto del rifiuto dell'amministrazione Trump alla richiesta di maggiori stimoli fiscali per combattere il Covid. La Fed non ha commentato l'indiscrezione, ma secondo diversi media il trading di Powell non avrebbe violato le norme.
Le accuse arrivano, tuttavia, in un brutto momento per Powell, in corsa per ottenere il secondo mandato a capo della banca centrale contro l'opposizione sempre più ferrata dell'ala progressista del Partito Democratico guidata dalla senatrice Elizabeth Warren.
Powell ha appena estromesso due presidenti della Federal Reserve, Robert Kaplan ed Eric Rosengren, dopo le rivelazioni che avevano negoziato attivamente sul mercato nel 2020. Inoltre, anche il vicepresidente Richard Clarida, il cui mandato scade a gennaio, ha negoziato attivamente alla vigilia di un discorso di Powell ad ottobre.
3. Borse
Wall Street dovrebbe aprire in rialzo in una seduta che sarà dominata da trimestrali e interventi dei banchieri centrali. I futures indicano il Dow Jones in rialzo di 200 punti, lo S&P 500 a +25 punti e il Nasdaq 100 a +70 punti. Tra i titoli, attenzione sopratutto a Netflix Inc (NASDAQ:NFLX), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Procter & Gamble (NYSE:PG) e Philip Morris (NYSE:PM), attese alla prova dei conti.
In Europa, il DAX e il CAC 40 avanzano dello 0,1%, mentre il FTSE MIB guadagna lo 0,3% spinto da Enel (MI:ENEI) e dal comparto petrolifero.
4. Venti di cambiamento in Europa
In Europa frenano i prezzi all'ingrosso dell'energia elettrica e del gas che tuttavia restano comunque al di sopra dei livelli sostenibili. Anche i futures del gas dei Paesi Bassi si sono indeboliti a poco più di 90 euro al megawattora, in calo di circa il 40% rispetto al picco della scorsa settimana, con i prezzi baseload tedeschi del giorno prima che sono scesi di oltre il 50% a 64,50 EUR/MWh.
La generazione eolica nel Regno Unito e in Germania, le due maggiori fonti di energia eolica in Europa, dovrebbe raggiungere il massimo storico questa settimana, mentre le temperature più calde del previsto dovrebbero mantenere contenuta la domanda di riscaldamento. Le previsioni citate dai notiziari di The Weather Co suggeriscono che il clima oltre le medie stagionali durerà fino a novembre, dando alle utility e alle imprese un po' di spazio per soddisfare le esigenze di carburante.
5. Petrolio in rialzo
I prezzi del greggio hanno ripreso slancio durante la mattinata per testare di nuovo i massimi di sette anni raggiunti lunedì. Restano alti i timori che l'OPEC non aumenterà la produzione come previsto.
La Nigeria e l'Angola hanno registrato una produzione ancora una volta al di sotto della quota a settembre, mentre l'Arabia Saudita non ha colmato il divario memore della lotta interna con gli Emirati Arabi Uniti per la quota di mercato durante la riunione dell'OPEC+ quest'estate.
I prezzi del greggio USA sono aumentati dell'1,3% a $83,28 al barile, mentre i future sul Brent sono aumentati dello 0,9% a $85,12. L'American Petroleum Institute riporterà i dati sugli inventari settimanali alle 21:30 CEST.