Felipe Villaroel, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, raccomanda di monitorare il mercato del lavoro USA per intercettare il trend dell’inflazione e vede una possibile correzione sui Treasury a 10 anni
Dopo la prima ondata causata dalla ripartenza robusta dell’economia, l’inflazione statunitense potrebbe registrarne una seconda di origine salariale. Per questo va monitorato con attenzione il mercato del lavoro per capire cosa sta succedendo davvero e quali sono le implicazioni per il reddito fisso. Sembra che i Treasury a 10 anni, i cui rendimenti viaggiano oggi nella regione dell’1,6%-1,7% siano a rischio di correzione. Gli spread del credito potrebbero essere volatili se avessimo un mini taper della Fed con svendita dei tassi che diventa così la principale fonte di rischio per tutti gli asset di rischio. Ma con una domanda aggregata molto forte, i tassi di insolvenza tenderanno a diminuire, andando a sostenere ampiamente il credito nel medio termine. Per questo il credito a scadenza relativamente più breve, con preferenza per i settori più ciclici e a più alto rendimento, dovrebbe sovraperformare nel reddito fisso.
DATI ESTREMAMENTE VOLATILI
Sono le conclusioni cui giunge l’analisi di Felipe Villaroel, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, che si concentra sulle dinamiche del mercato del lavoro statunitense, che continueranno ad essere una delle variabili chiave per gli investitori del reddito fisso, perché restano il fattore più importanti per valutare se la Fed modificherà la politica monetaria. Negli ultimi tempi i dati del lavoro USA sono stati estremamente volatili. Gli ultimi relativi a aprile hanno mostrato il più grande gap che si ricordi in termini di posti di lavoro creati, solo 266.000 contro la previsione di un milione, con nuove pressioni sui salari...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge