Di Geoffrey Smith
Investing.com - Ecco i temi caldi da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 1° ottobre.
1. Pacchetto di stimolo ancora possibile
Il dollaro scende e gli asset legati al rischio salgono, nelle speranze che gli USA riescano dopotutto ad approvare un nuovo pacchetto di stimolo prima delle elezioni.
Le pressioni sul governo affinché si arrivi ad un accordo sono aumentate dopo la raffica di annunci di enormi tagli ai posti di lavoro da parte del settore delle compagnie aeree nonché di Disney e Allstate (NYSE:ALL). Potrebbe aver contribuito inoltre l’incapacità del Presidente Donald Trump di segnare un punto decisivo contro Joe Biden durante il controverso dibattito di martedì.
2. Attesi dati USA su richieste di disoccupazione e report ISM
Alle 8:30 ET (12:30 GMT) saranno pubblicati i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sui redditi e le spese pro-capite del mese di agosto. Alle 10 sarà rilasciato il report manifatturiero dell’ISM.
Attesi anche i discorsi del Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker alle 9:30, del Presidente della Fed di New York John Williams alle 9 e di Michelle Bowman, governatore della Fed, alle 15 ET.
3. Le borse USA apriranno al rialzo; utili di Pepsi migliori del previsto
Alle 6:30 ET, i future Dow salgono di 218 punti, o dello 0,8%, mentre il contratto dei future S&P 500 sale dello 0,9%, ed i future Nasdaq 100 rimbalzano dell’1,3%.
I riflettori saranno puntati su Pepsico (NASDAQ:PEP), che ha riportato utili del 12% superiori alle stime ma che ha avvertito che i problemi della valuta peseranno sui profitti dell’intero anno fiscale.
4. La Fed estende le restrizioni su dividendi e riacquisti di azioni delle banche
I titoli bancari saranno al centro della scena: la Federal Reserve ha esteso il limite sui pagamenti dei dividenti ed il divieto sui riacquisti di azioni fino alla fine dell’anno.
JPMorgan (NYSE:JPM) aveva acceso le speranze degli investitori circa il fatto che sarebbe riuscita a riprendere i riacquisti nel quarto trimestre.
5. Indice PMI zona euro al massimo di 2 anni; sterlina giù nei timori per la Brexit
L’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito da 51,7 a 53,7 ad agosto, il massimo di due anni, mentre il calo dell’indice sui prezzi alla produzione causato della pandemia si è ridimensionato più del previsto.
La sterlina scende ancora, dopo che la Commissione Europea ha reso noto che avvierà un’azione legale contro il Regno Unito per aver violato i termini dell’accordo di divorzio sulla transizione post-Brexit. Le notizie suggeriscono inoltre che i leader UE respingeranno l’attuale posizione del Regno Unito sugli aiuti di stato al termine del periodo di transizione, a fine anno.