Investing.com - Il dollaro è scambiato al massimo di una settimana e mezzo contro il paniere delle valute questo giovedì, sulla scia dei rialzi della notte segnati dopo i verbali del vertice di gennaio della Federal Reserve che hanno alimentato le aspettative di aumenti più veloci dei tassi di interesse USA.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 90,11 alle 03:01 ET (08:01 GMT) dopo aver toccato il massimo di 90,17, il massimo dal 12 febbraio.
L’indice registra ora un rimbalzo del 2% dopo essere sceso al minimo di tre anni di 88,15 la scorsa settimana.
Dai verbali del vertice di politica monetaria del 30 e 31 gennaio della Fed, è emerso che la crescente fiducia dei policymaker nell’economia statunitense supporta la loro intenzione di continuare ad alzare i tassi di interesse a breve termine già il mese prossimo.
“La maggior parte dei partecipanti ha notato che delle prospettive migliori sulla crescita economica fanno salire le probabilità che sia appropriata una politica monetaria gradualmente più inasprita”, si legge.
L’euro si attesta al minimo dal 12 febbraio, contro il dollaro, con la coppia EUR/USD a 1,2276 dopo aver chiuso la seduta precedente in calo dello 0,46%.
Il dollaro scende però contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,29% a 107,45.
La richiesta dello yen come valuta rifugio è stata alimentata dalle aspettative di un inasprimento monetario più veloce da parte della Fed che hanno pesato sui titoli azionari e sulla propensione al rischio.
Gli investitori tendono a preferire lo yen nei periodi di turbolenza sui mercati poiché la valuta è appoggiata dal surplus del conto corrente nipponico, che le offre una maggiore resilienza rispetto alle valute dei paesi in deficit.
L’euro scende anche contro lo yen, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,37% a 131,89.
La sterlina si indebolisce contro il dollaro e il cambio GBP/USD va giù dello 0,24% al minimo di una settimana di 1,3884.