Investing.com - Il dollaro scende dai massimi della seduta ma resta vicino al massimo di 9 mesi contro le altre principali valute questo lunedì, l’ottimismo sugli effetti economici di una presidenza Trump continuano a supportare la domanda per il biglietto verde.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,66% a 1,0782, il minimo da gennaio.
Il dollaro è stato sostenuto dalle speranze che l’aumento della spesa pubblica e d i tagli alle tasse promessi da Trump possano sostenere la crescita e l’inflazione.
Anche le aspettative di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve sono rimaste intatte, nell’ottimismo che la crescita possa spingere la Federal Reserve ad alzare i tassi.
Il peso messicano è resta sotto pressione, poco al di sopra dei minimi storici contro il dollaro, con il cambio MXN/USD in calo dello 0,62% a 0,0478.
Durante una conferenza stampa dello scorso mercoledì, i funzionari della banca centrale del Messico hanno dichiarato che la volatilità dei mercati è sotto osservazione, ma non hanno annunciato misure per bloccare il crollo della valuta.
Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,33% to 1,2556, staccandosi dal massimo di cinque settimane di 1,2675.
Il cambio USD/JPY è in salita dell’1,03% a 107,78, il massimo dal 7 giugno, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,88% a 0,9967.
In Giappone i dati hanno mostrato che il prodotto interno lordo nipponico è cresciuto più del previsto nel terzo trimestre, segnano una crescita del 2,2% su base annua.
Il cambio AUD/USD è in salita dello 0,20% a 0,7556, mentre la coppia NZD/USD scende dello 0,28% a 0,7099. La coppia USD/CAD scende dello 0,11% a 1,3527, il massimo da febbraio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,64% a 99,62, poco al di sotto del massimo di 11 mesi di 100,03 toccato nella seduta.