Investing.com – Il dollaro ha esteso oggi le perdite contro le principali controparti, dopo i dati migliori del previsto sul clima economico tedesco e dopo i dati sulla crescita economica cinese.
Durante il pomeriggio europeo, il dollaro è sceso contro l’euro con il cambio EUR/USD a 1,2799 in salita dell’ 1,05%.
L’euro si è rafforzato dopo che il Centro ZEW per la Ricerca Economica ha dichiarato che il suo indice di clima economico tedesco ha registrato il suo più grande aumento in assoluto questo mese, indicando che la principale economia della zona euro ha segnato forti risultati nonostante la crisi del debito.
La Spagna ha venduto all'asta 4,8 miliardi di euro di debito in titoli a breve termine ad un tasso nettamente inferiore, indicando che il sentimento degli investiti tori non ha risentito del downgrade di massa di ieri.
La propensione al rischio è stata spinta dai dati sul PIL cinese migliori del previsto, relativi al quarto trimestre, che hanno allentato le tensioni sulle previsioni di crescita dell’economia mondiale.
Ma l’euro è rimasto vulnerabile dopo la decisione di S&P di tagliare i rating della tripla-A sul fondo di salvataggio della zona euro, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria di una tacca, dopo il downgrade di nove paesi della zona euro, tra cui la Francia.
Intanto restano interrotti i colloqui volti a negoziare una ristrutturazione del debito della Grecia venerdì, tra i disaccordi sull’entità della perdita dovuta allo scambio dei bond posseduti dai creditori.
Un report separato ha mostrato che L’IPC della zona euro è salito più del previsto a dicembre, aumentando del 2,7% dopo un aumento del 2,8% nel mese precedente.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina con GBP/USD in salita dello 0,41% a 1,5388.
Nel Regno Unito l’IPC è sceso al 4,2% a dicembre, rispetto al 4,8% del mese precedente e sostanzialmente in linea con le attese del mercato.
Il calo ha supportato la visione della BoE che prevede un calo dell’inflazione nel 2012, che permetterà alla banca di allentare la sua politica monetaria.
Il biglietto verde è rimasto pressoché invariato contro lo yen ma è sceso bruscamente contro il franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,01% a 76,77, e USD/JPY in calo dello 0,01% a 0,9453.
Stamane il Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha incontrato il Primo Ministro Yoshihiko Noda per discutere della crisi del debito UE, nel timore di un impatto sull’apprezzamento dello yen e sull’export dell’economia nipponica.
Il biglietto verde è sceso anche contro i dollari canadesi australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,47% a 1,0129, AUD/USD su dell’1,03% a 1,0419 e NZD/USD in salita dello 0,92% s 0,8008.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,66% a 81,06.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera nello stato di New York.
Durante il pomeriggio europeo, il dollaro è sceso contro l’euro con il cambio EUR/USD a 1,2799 in salita dell’ 1,05%.
L’euro si è rafforzato dopo che il Centro ZEW per la Ricerca Economica ha dichiarato che il suo indice di clima economico tedesco ha registrato il suo più grande aumento in assoluto questo mese, indicando che la principale economia della zona euro ha segnato forti risultati nonostante la crisi del debito.
La Spagna ha venduto all'asta 4,8 miliardi di euro di debito in titoli a breve termine ad un tasso nettamente inferiore, indicando che il sentimento degli investiti tori non ha risentito del downgrade di massa di ieri.
La propensione al rischio è stata spinta dai dati sul PIL cinese migliori del previsto, relativi al quarto trimestre, che hanno allentato le tensioni sulle previsioni di crescita dell’economia mondiale.
Ma l’euro è rimasto vulnerabile dopo la decisione di S&P di tagliare i rating della tripla-A sul fondo di salvataggio della zona euro, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria di una tacca, dopo il downgrade di nove paesi della zona euro, tra cui la Francia.
Intanto restano interrotti i colloqui volti a negoziare una ristrutturazione del debito della Grecia venerdì, tra i disaccordi sull’entità della perdita dovuta allo scambio dei bond posseduti dai creditori.
Un report separato ha mostrato che L’IPC della zona euro è salito più del previsto a dicembre, aumentando del 2,7% dopo un aumento del 2,8% nel mese precedente.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina con GBP/USD in salita dello 0,41% a 1,5388.
Nel Regno Unito l’IPC è sceso al 4,2% a dicembre, rispetto al 4,8% del mese precedente e sostanzialmente in linea con le attese del mercato.
Il calo ha supportato la visione della BoE che prevede un calo dell’inflazione nel 2012, che permetterà alla banca di allentare la sua politica monetaria.
Il biglietto verde è rimasto pressoché invariato contro lo yen ma è sceso bruscamente contro il franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,01% a 76,77, e USD/JPY in calo dello 0,01% a 0,9453.
Stamane il Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha incontrato il Primo Ministro Yoshihiko Noda per discutere della crisi del debito UE, nel timore di un impatto sull’apprezzamento dello yen e sull’export dell’economia nipponica.
Il biglietto verde è sceso anche contro i dollari canadesi australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,47% a 1,0129, AUD/USD su dell’1,03% a 1,0419 e NZD/USD in salita dello 0,92% s 0,8008.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,66% a 81,06.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera nello stato di New York.