Investing.com – Il dollaro oggi è in salita contro le principali controparti, tra il il downgrade di massa di venerdì della zona euro da parte dell'agenzia di rating standard & Poor’s che ha spinto la richiesta del biglietto verde come valuta rifugio e l’esacerbarsi dei dialoghi sul debito greco.
Durante la mattinata di scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,2663, con l’euro in calo dello 0,11% vicino ad un minimo di 16 mesi.
S&P ha tagliato i rating della Francia e di altre otto nazioni della zona euro venerdì, dopo gli avvertimenti a dicembre e ha detto che deciderà a breve se per tagliare la tripla-A sul fondo di salvataggio della zona euro, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria.
Gli investitori sono tesi anche in seguito all’interruzione dei colloqui volti a negoziare una ristrutturazione del debito della Grecia venerdì, tra i disaccordi sull’entità della perdita dovuta allo scambio dei bond posseduti dai creditori, sollevando i timori su un possibile default. I colloqui riprenderanno nel corso della settimana.
Il dollaro è salito leggermente contro la sterlina con GBP/USD in calo dello 0,03% a 1,5314.
Nel Regno Unito, in reazione al downgrade, il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha dichiarato che la zona euro deve dimostrare di poter stare dietro alla moneta comune e risolvere le crisi del debito della Grecia.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen ma è salito contro il franco svizzero con USD/JPY giù dello 0,22% a 76,79 e USD/CHF in salita dello 0,19% a 0,9540.
Jun Azumi, ministro delle finanze nipponico ha dichiarato che il governo era preoccupato per il recente “rapido” crollo dell’euro, dopo che la moneta unica ha toccato i livelli più bassi contro lo yen dal dicembre 2000.
In Svizzera i dati hanno mostrato che l’IPP è salito più del previsto a dicembre, in salita dello 0,3% dopo un calo dello 0,8% il mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’IPP scendesse dello 0,3%.
Inoltre, il biglietto verde è salito nei confronti dei cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,27% a 1,0203, AUD/USD in calo dell0 0,15% a 1,0310 e NZD/USD in calo dello 0,12% a 0,7936.
L’indice del dollaro che traccia la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è rimastro pressoché invariato in calo dello 0,01% a 81,73.
Oggi i mercati negli Stati Uniti rimarranno chiusi per festività nazionale.
Durante la mattinata di scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,2663, con l’euro in calo dello 0,11% vicino ad un minimo di 16 mesi.
S&P ha tagliato i rating della Francia e di altre otto nazioni della zona euro venerdì, dopo gli avvertimenti a dicembre e ha detto che deciderà a breve se per tagliare la tripla-A sul fondo di salvataggio della zona euro, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria.
Gli investitori sono tesi anche in seguito all’interruzione dei colloqui volti a negoziare una ristrutturazione del debito della Grecia venerdì, tra i disaccordi sull’entità della perdita dovuta allo scambio dei bond posseduti dai creditori, sollevando i timori su un possibile default. I colloqui riprenderanno nel corso della settimana.
Il dollaro è salito leggermente contro la sterlina con GBP/USD in calo dello 0,03% a 1,5314.
Nel Regno Unito, in reazione al downgrade, il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha dichiarato che la zona euro deve dimostrare di poter stare dietro alla moneta comune e risolvere le crisi del debito della Grecia.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen ma è salito contro il franco svizzero con USD/JPY giù dello 0,22% a 76,79 e USD/CHF in salita dello 0,19% a 0,9540.
Jun Azumi, ministro delle finanze nipponico ha dichiarato che il governo era preoccupato per il recente “rapido” crollo dell’euro, dopo che la moneta unica ha toccato i livelli più bassi contro lo yen dal dicembre 2000.
In Svizzera i dati hanno mostrato che l’IPP è salito più del previsto a dicembre, in salita dello 0,3% dopo un calo dello 0,8% il mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’IPP scendesse dello 0,3%.
Inoltre, il biglietto verde è salito nei confronti dei cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,27% a 1,0203, AUD/USD in calo dell0 0,15% a 1,0310 e NZD/USD in calo dello 0,12% a 0,7936.
L’indice del dollaro che traccia la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è rimastro pressoché invariato in calo dello 0,01% a 81,73.
Oggi i mercati negli Stati Uniti rimarranno chiusi per festività nazionale.