Investing.com - Il dollaro neozelandese ha chiuso la settimana in salita contro la sua controparte statunitense venerdì, mentre gli investitori sperano in sviluppi positivi nella gestione della crisi finanziaria nella zona euro, mentre continuano i colloqui sulla ristrutturazione del debito della Grecia.
NZD/USD ha toccato 0,8081 mercoledì, il massimo dal 1° novembre, la coppia successivamente si è attestata a 0,8061 alla chiusura degli scambi di venerdì, in salita dell’1,75% sulla settimana.
Sostegno a 0,7982, il minimo del 27 ottobre e resistenza a 0,8108, massimo del 24 ottobre.
Fonti ufficiali hanno dichiarato venerdì che la Grecia si stava avvicinando ad un accordo con i creditori per la ristrutturazione del debito, volta a cancellare 100 miliardi di euro dei 360 miliardi di debito del paese ed a garantire una ulteriore tranche di aiuti internazionali.
Nel frattempo, i dati del settore hanno mostrato che le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono salite meno del previsto a dicembre, in salita di 4,61 milioni dopo un aumento di 4,39 milioni del mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che le vendite di case esistenti salissero a 4,65 milioni nel mese di dicembre.
La propensione al rischio ha trovato un ulteriore sostegno all'inizio della settimana, dal successo delle aste del debito pubblico in Spagna e Francia che hanno allentato le preoccupazioni per l’aumento degli
oneri finanziari per i paesi della zona euro, in seguito al downgrade del rating da parte di Standard & Poor’s.
La Spagna ha venduto 6,61 miliardi di debito a medio-lungo termine a rendimenti largamente inferiori, superando l'obiettivo massimo di 4,5 miliardi di euro fissato per l'asta, mentre la Francia ha messo all'asta 7,97 miliardi di titoli a medio e lungo termine.
Il sentimento è stato anche potenziato dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha affermato di voler aumentare la sua capacità di prestito di ben 500 miliardi di dollari, dopo aver identificato un potenziale necessità di mille miliardi di dollari nei prossimi anni.
Il kiwi era sceso giovedì contro il biglietto verde, dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo in Nuova Zelanda è scesa inaspettatamente nel quarto trimestre, giù dello -0,3% dopo un aumento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto che l'inflazione dei prezzi al consumo salisse dello 0,4% nel quarto trimestre.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 13 gennaio è sceso inaspettatamente al livello più basso degli ultimi quattro anni.
Il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione è sceso a 352.000 dai 402.000 della settimana precedente, contro le aspettative di un calo a 385.000.
Report separati hanno mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo degli Stati Uniti è rimasta invariata nel mese di dicembre, mentre le nuove costruzioni sono scese del 4,1% ad un tasso annuo di 657.000 il mese scorso.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi nella zona euro, con l’incontro di lunedì dei ministri delle finanze della zona euro a Bruxelles, la questione della ristrutturazione del debito della Grecia in cima all'ordine del giorno.
I mercati osserveranno inoltre attentamente l'esito della riunione di impostazione politica della Federal Reserve che si terrà giovedì, nonché i dati preliminari sul PIL USA del quarto trimestre.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno possono incidere sui mercati. La guida salta lunedì e martedì in quanto vi sono eventi importanti in questi giorni.
Mercoledì 25 gennaio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sul settore vendite di case in corso, un indicatore importante della domanda del mercato immobiliare, nonché i dati ufficiali sulle scorte di greggio. La Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali e pubblicherà la sua dichiarazione del tasso ufficiale.
Mercoledì, la Reserve Bank della Nuova Zelanda annuncierù il suo tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la sua dichiarazione del tasso ufficiale.
Il World Economic Forum inizierà i suoi cinque giorni di incontro annuale a Davos in Svizzera.
Giovedì 26 gennaio
Negli Stati Uniti saranno rilasciati i dati ufficiali sui beni durevoli, un indicatore importante della produzione, nonché le domande di disoccupazione e vendite di case nuove, un indicatore chiave della salute economica.
Venerdì 27 gennaio
La Nuova Zelanda rilascerà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza di valore tra i beni importati ed esportati.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati preliminari sul PIL del quarto trimestre l'indice dei prezzi seguiti dai dati dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori e le aspettative di inflazione
NZD/USD ha toccato 0,8081 mercoledì, il massimo dal 1° novembre, la coppia successivamente si è attestata a 0,8061 alla chiusura degli scambi di venerdì, in salita dell’1,75% sulla settimana.
Sostegno a 0,7982, il minimo del 27 ottobre e resistenza a 0,8108, massimo del 24 ottobre.
Fonti ufficiali hanno dichiarato venerdì che la Grecia si stava avvicinando ad un accordo con i creditori per la ristrutturazione del debito, volta a cancellare 100 miliardi di euro dei 360 miliardi di debito del paese ed a garantire una ulteriore tranche di aiuti internazionali.
Nel frattempo, i dati del settore hanno mostrato che le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono salite meno del previsto a dicembre, in salita di 4,61 milioni dopo un aumento di 4,39 milioni del mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che le vendite di case esistenti salissero a 4,65 milioni nel mese di dicembre.
La propensione al rischio ha trovato un ulteriore sostegno all'inizio della settimana, dal successo delle aste del debito pubblico in Spagna e Francia che hanno allentato le preoccupazioni per l’aumento degli
oneri finanziari per i paesi della zona euro, in seguito al downgrade del rating da parte di Standard & Poor’s.
La Spagna ha venduto 6,61 miliardi di debito a medio-lungo termine a rendimenti largamente inferiori, superando l'obiettivo massimo di 4,5 miliardi di euro fissato per l'asta, mentre la Francia ha messo all'asta 7,97 miliardi di titoli a medio e lungo termine.
Il sentimento è stato anche potenziato dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha affermato di voler aumentare la sua capacità di prestito di ben 500 miliardi di dollari, dopo aver identificato un potenziale necessità di mille miliardi di dollari nei prossimi anni.
Il kiwi era sceso giovedì contro il biglietto verde, dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo in Nuova Zelanda è scesa inaspettatamente nel quarto trimestre, giù dello -0,3% dopo un aumento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto che l'inflazione dei prezzi al consumo salisse dello 0,4% nel quarto trimestre.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 13 gennaio è sceso inaspettatamente al livello più basso degli ultimi quattro anni.
Il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione è sceso a 352.000 dai 402.000 della settimana precedente, contro le aspettative di un calo a 385.000.
Report separati hanno mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo degli Stati Uniti è rimasta invariata nel mese di dicembre, mentre le nuove costruzioni sono scese del 4,1% ad un tasso annuo di 657.000 il mese scorso.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi nella zona euro, con l’incontro di lunedì dei ministri delle finanze della zona euro a Bruxelles, la questione della ristrutturazione del debito della Grecia in cima all'ordine del giorno.
I mercati osserveranno inoltre attentamente l'esito della riunione di impostazione politica della Federal Reserve che si terrà giovedì, nonché i dati preliminari sul PIL USA del quarto trimestre.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno possono incidere sui mercati. La guida salta lunedì e martedì in quanto vi sono eventi importanti in questi giorni.
Mercoledì 25 gennaio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sul settore vendite di case in corso, un indicatore importante della domanda del mercato immobiliare, nonché i dati ufficiali sulle scorte di greggio. La Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali e pubblicherà la sua dichiarazione del tasso ufficiale.
Mercoledì, la Reserve Bank della Nuova Zelanda annuncierù il suo tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la sua dichiarazione del tasso ufficiale.
Il World Economic Forum inizierà i suoi cinque giorni di incontro annuale a Davos in Svizzera.
Giovedì 26 gennaio
Negli Stati Uniti saranno rilasciati i dati ufficiali sui beni durevoli, un indicatore importante della produzione, nonché le domande di disoccupazione e vendite di case nuove, un indicatore chiave della salute economica.
Venerdì 27 gennaio
La Nuova Zelanda rilascerà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza di valore tra i beni importati ed esportati.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati preliminari sul PIL del quarto trimestre l'indice dei prezzi seguiti dai dati dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori e le aspettative di inflazione